Auto accelera alla vista della Volante, scatta l’inseguimento: ricercato del clan Casalesi all’interno

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Una delle auto in dotazione alle volanti di polizia di Stato

Ai poliziotti di pattuglia delle Volanti, ieri vicino alla Questura di Vicenza, non era sfuggita l’improvvisa accelerazione da parte di un’auto alla loro vista. E ci avevano “visto” giusto: dopo aver intimato l’altolà al termine di un inseguimento partito proprio da viale Mazzini, gli operativi della Polizia di Stato hanno effettuato un controllo sulle identità dei due uomini a bordo, andando a riconoscere un nome di spicco della camorra, un membro del noto clan dei “Casalesi“.

Si tratta di P.R., 57enne nato a Casal di Principe in provincia di Caserta, del quale la sede berica della Questura ha inteso non rivelare le generalità complete.

Il campano, apparso particolarmente nervoso e “scocciato” dalle richieste di documenti di identità, dopo la richiesta di informazioni alla banca dati del Ministero dell’Interno è risultato un soggetto coinvolto negli ambienti della criminalità organizzata: a suo carico numerosi precedenti penali e/o di Polizia per reati di varia natura e gravità, tra cui anche una denuncia per associazione a delinquere di stampo mafioso.

A suo carico, infine, pendeva già da due mesi un ordine di carcerazione esecutivo emesso lo scorso mese di luglio dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), risultando di fatto un latitante in fuga. L’arresto immediato era stata richiesto in seguito a un episodio di violenza, un’aggressione in seguito a una diatriba in cui il 57enne aveva scelto di “farsi giustizia da sè”, come specificato nel comunicato del questore Paolo Sartori, senza specificare ulteriori dettagli.

Dopo le manette scattate ieri e le procedure di riconoscimento espletate negli uffici della Questura di Vicenza, il soggetto coinvolto in affari di camorra è stato trasferito in una cella di massima di sicurezza del carcere “Del Papa” di Vicenza. Sarà probabilmente trasferito nei prossimi giorni, quando i magistrati campani lo richiederanno. Una volta lasciata la città veneta, il 57enne non potrà farvi ritorno nei prossimi tre anni, in seguito al Foglio di Via emesso dal questore. Sono in corso indagini al fine di accertare i motivi della presenza del pericoloso esponente mafioso in provincia, pregiudicato e latitante, dove apparentemente pare non avere alcun collegamento.