Bonus Bebè e “Giornata per la Vita”, l’appello di Brazzale ai candidati di Confindustria

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Arriva non a caso nella domenica che celebra la 43esima “Giornata per la Vita” l’appello del “papà” vicentino del baby-bonus o bonus-bebè che dir si voglia, l’imprenditore di Zanè Roberto Brazzale che poco meno di 4 anni fa stupì l’imprenditoria veneta e nazionale introducendo un’iniziativa inedita: una mensilità di stipendio extra alla nascita di un figlio per qualsiasi lavoratore dipendente di Brazzale Spa, azienda storica di prodotti caseari. Un richiamo esplicito che raccoglie altri industriali che ne hanno seguito poi l’esempio per creare un sostanzioso coro di voci, ma soprattutto rivolto ai colleghi che si sono messi in moto in vista delle prossime lezioni per il rinnovo delle cariche in Confindustria Vicenza.

Un giorno simbolico sul tema della vita, promosso in ambito cattolico dalla Conferenza Episcopale Italiana ma che interessa ogni fede e soprattutto ogni famiglia, incrociando il tema del lavoro e dei figli. Il problema della diminuzione costante delle nascite, confermata di anno in anno alle statistiche, secondo l’avvocato e imprenditore – che con i fratelli gestisce l’azienda con quartier generale nell’Altovicentino – deve essere inserito tra i punti “maiuscoli” dell’agenda di chi porterà avanti i destini delle associazioni industriali.

Ben più di un “pallino” personale, quella di Roberto Brazzale si è rivelata una sorta di marcia silenziosa con i vessilli della natalità bene in vista, nel tentativo di creare un modello sociale di gestione dei rapporti di lavoro che ha trovato terreno fertile in altre attività del Vicentino, in diverse varianti. Con a beneficiarne in diversa misura i neopapà e le neomamme, anche in caso di adozioni. Un aiuto più concreto che simbolico, invertendo la tendenza, su cui si fa perno per favorire le nuove nascite, in una fase critica su questo piano, come delineato nell’appello che riportiamo integralmente. Per favorirne p⁸er così dire l’emulazione e l’innalzamento a tema portante, viene anche proposta l’istituzione di un gruppo di lavoro ad hoc racchiudendo le esperienze dei vari imprenditori che hanno inserito i vari bonus ai lavoratori/genitori.

Oggi la Chiesa Cattolica celebra la Giornata per la Vita – scriveva ieri Brazzale sul suo profilo pubblico -, che cade nel momento più drammatico mai vissuto dalla nostra comunità in ordine alle nuove nascite. Ormai, in Italia muoiono circa 700.000 persone all’anno e ne nascono meno di 400.000. Ogni anno l’Italia perde 300.000 vite. In questo scenario impressionante, abbiamo avuto modo la scorsa settimana di leggere i programmi presentati dai candidati alla presidenza di Confindustria di Vicenza. Purtroppo, non abbiamo registrato tra i vari elenchi programmatici nessuna presa di posizione in merito che sia davvero radicale ed adeguata alla gravità della situazione. Il ruolo delle imprese e degli imprenditori è decisivo per recuperare il giusto ambiente perché i giovani ritornino a sentire maternità e paternità al centro della vita sociale, in quanto i progetti di avere figli devono per prima cosa fare i conti con la realtà della propria vita professionale. Il giusto atteggiamento degli imprenditori ed il clima nelle imprese diventano dunque determinanti; spesso è proprio in azienda che gli aspiranti genitori soffrono o percepiscono gli ostacoli maggiori”.

“Ciò considerato – continua l’imprenditore – ci permettiamo di rivolgere ai candidati alla presidenza il nostro appello a che inseriscano questo tema in testa alle priorità, proponendo la creazione di “modelli” di misure aziendali da proporre agli associati. Proviamo ad immaginare quale sarebbe l’effetto se più e più imprese (ormai a Confindustria non sono più associate solo le industrie ma la stragrande maggioranze delle imprese) introducessero in modo stabile e sistematico provvidenze, bonus, forme speciali di part-time, prolungamento dei congedi parentali, se si creasse un vero e proprio “rinascimento” favorito dalle associazioni di categoria. A tal fine ci permettiamo di offrire il contributo di esperienza maturato assieme ad altri colleghi negli anni scorsi, magari creando un apposito gruppo di lavoro davvero operativo e concretoRingraziamo dell’attenzione confidando in una presa in considerazione di questo appello con un coraggio visionario da veri innovatori”.