Carreri, “no” del Csm al reintegro della giudice che per prima inquisì Bpvi

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Il tribunale di Vicenza e Cecilia Carreri (foto tratta dalla pagina Facebook Carreri magistrato subito)

Cecilia Carreri non tornerà ad indossare la toga di magistrato. L’ex Gip (giudice per l’indagine preliminare) che nel 2002 si oppose all’archiviazione della prima inchiesta della procura vicentina sulla Banca Popolare di Vicenza – chiedendo l’incriminazione dell’allora presidente Gianni Zonin – non era più in magistratura dal 2009 e nei mesi scorsi aveva chiesto al Csm il reintegro e l’annullamento delle dimissioni. Il Consiglio superiore della magistratura ha però risposto negativamente, chiudendole definitivamente le porte del tribunale berico.

A renderlo noto, ieri, è stata la stessa Carreri con un amareggiato messaggio su Facebook, rivolto anzitutto agli azionisti-risparmiatori rimasti truffati. L’ex giudice annuncia che si ritirerà a vita privata: “Cari amici e compagni di sventura. Ho appreso in questo momento che il Consiglio Superiore della Magistratura ha respinto la mia domanda di riprendere servizio in magistratura. Le mie dimissioni sono nulle, e lo sanno. La motivazione è stata segretata per paura del giudizio della gente e dei giornalisti. Trionfano così le illegalità, le ingiustizie, la criminalità. Ora mi ritiro a vita privata e chiedo il silenzio per rispetto degli oltre dieci anni di persecuzione e sofferenza che ho subito per aver fatto il mio dovere di magistrato. Un abbraccio a tutti, un grande grazie per il vostro sostegno che a nulla è servito contro poteri così forti, Cecilia Carreri”

Nel 2017 Carreri, che ha sempre definito le dimissioni del 2009 nulle, ha dato alle stampe un libro sull’inchiesta archiviata nel 2002, intitolato “Non c’è spazio per quel giudice”. Nel volume l’ex toga parla di pressioni e di una rete di relazioni costruita per proteggere l’allora presidente di Bpvi Gianni Zonin, coinvolto in una prima indagine nata da un’ispezione di Bankitalia che aveva fatto emergere degli interrogativi sulla banca. Il volume, esaurito, verrà ripubblicato a luglio in una seconda edizione che, come ha annunciato l’autrice, sarà integrato da un capitolo di una decina di pagine sull’inchiesta attuale che ha portato al procedimento oggi in corso nel tribunale di Vicenza.