Cercarsi proprietario di denaro… smarrito. Appello della Polizia dopo il gesto (da lode) di un cittadino

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Non si conosce l’importo effettivo, nemmeno “a spanne”, ma si parla comunque di somma ingente. Né si conosce il luogo preciso di ritrovamento dei soldi in contanti all’interno del comune di Vicenza, e nemmeno la data precisa, parlando solo genericamente di alcune settimane fa. Tutto questo perché chi si presenterà da adesso in poi al comando cittadino della Polizia locale berica dovrà fornire più dettagli possibili per dimostrare di essere il legittimo proprietario del denaro smarrito, evitando così la prevedibile “sfilata” dei furbetti di turno a suonare il campanello del comando cittadino nel tentativo di accaparrarsi soldi facili.

L’unica certezza nota risiede nel fatto che il malloppo di recente è stato consegnato da un onestissimo cittadino nelle mani degli agenti in servizio in quei frangenti, i quali non hanno potuto che strabuzzare gli occhi e, superato l’attimo di titubanza, complimentarsi per il senso civico di chi si trovava loro di fronte.

Nessun indizio preciso sarebbe emerso sulla sua provenienza nel “contenitore” generico dove i contanti erano custoditi, ed ecco che agli operatori degli uffici di strada Soccorso Soccorsetto a Vicenza, per tramite dell’ufficio stampa del Comune, non è rimasto quindi che rivolgere un messaggio pubblico con diffusione via social e alla stampa. Suscitando una certa curiosità tra i vicentini per la notizia di un “tesoretto” che cerca per così dire famiglia e che sarebbe ben accolto volentieri in molte case.

Di certo però in quella dell’apparente “fortunello” che lo ha ritrovato in circostanze e luoghi per il momento ancora rimasti misteriosi, ma che saranno rivelati probabilmente una volta conclusa la vicenda. Si tratterebbe di un residente in città che, dopo un’attenta riflessione, ha scelto di agire in via di principio e portare la somma di denaro alle forze dell’ordine. Non si può escludere, allo stato attuale almeno, che si possa trattare di rotoli di banconote di provenienza illecita, anche se le prime indagini sul territorio berico avviate in seguito alla generosa consegna tenderebbero ad escluderlo.

Ora non rimane che attendere che al lancio dell’appello corrisponda il reclamo del denaro, per conoscere altri dettagli sulla vicenda nei prossimi giorni, mentre la notizia più curiosa di questo inizio di settimana sta rimbalzando virale di telefonino in telefonino. A colui che ha trovato e restituito la non meglio nota “somma ingente” spetterà comunque per legge una ricompensa proporzionale al valore, come premio per l’onestà dimostrata.