Cgil: “No all’obbligo vaccinale per insegnanti e personale scolastico”

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Nel pieno del dibattito sul Green Pass, reso obbligatorio anche per docenti e Ata, la Flc Cgil di Vicenza ribadisce la sua posizione contraria all’obbligo vaccinale per il personale scolastico. “Il vaccino è un atto di responsabilità, non un obbligo. La politica pensi ai trasporti, alle aule, a meno studenti per classe e a assumere insegnanti oltre ad organizzare meglio la sanità” tuona il segretario provinciale Carmelo Cassalia sottolineando che il decreto approvato metterà a dura prova l’organizzazione interna degli istituti scolastici.

“L’obbligo vaccinale, a nostro parere, è una strumentalizzazione politica e un’inaccettabile forzatura. Rischia di diventare il terreno di scontro ideologico dei vari schieramenti politici. La politica si dovrà assumere la responsabilità di tutto ciò che accade e che accadrà nei confronti dei cittadini elettori – incalza il sindacalista -.  L’obbligatorietà, come principio o ragion di Stato, potrebbe arrecare più danni che benefici”. Il pensiero della Flc Cgil è chiaro: per far ripartire la scuola in presenza e soprattutto in sicurezza i problemi da risolvere sono altri e non sono pochi. “Servono trasporti, edifici, spazi, meno alunni per classe, aumento degli organici, maggiore tempestività nelle comunicazioni, risorse economiche e finanziarie e personale sanitario preparato a gestire in maniera efficace la quotidianità”.

Il segretario generale di Flc Cgil, Carmelo Cassalia

“Usare l’obbligo vaccinale per eludere il blocco dei licenziamenti è una triste decisione, è il limite della ragione e della politica. Sarà una ferita insanabile che aprirà un forte contrasto con le parti sociali – aggiunge Cassalia -. Spero prevalga il buon senso. Una decisione drastica potrebbe generare disordini nel paese e di questo non ne abbiamo bisogno perché a pagarne le spese sarebbero sempre i più deboli”.