Detenzione illegale di 170 chili di avorio: maxisequestro dei carabinieri forestali a casa di un cinese

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Una grande operazione dei Carabinieri Forestali del Nucleo Cites (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora) di Vicenza ha consentito di sequestrare complessivamente 170 chili di avorio proveniente da elefanti africani, per un totale di 80 oggetti. La provenienza, presunta, è cinese ed erano detenuti illegalmente all’interno di un’abitazione privata in provincia di Vicenza da un soggetto di nazionalità cinese.

Il sequestro è collegato ad un’attività di indagine di natura fiscale della guardia di finanza di Senigallia (Ancona) ed è stato delegato dalla Procura di Vicenza, alla quale i militari forestali berici avevano denunciato l’uomo per importazione e detenzione senza la prescritta documentazione di manufatti in avorio di esemplari appartenenti alle specie protette con apposito Regolamento europeo (il 338 del 1997 sul commercio della flora e fauna selvatiche).

Tra i reperti, definiti dai militari “di elevato valore artistico-culturale”, figurano zanne incise con figure orientali, una katana e intagli raffiguranti animali e natura morta. Sono state rinvenute anche due zanne grezze di elefante africano (Loxodonta africana) e un corno di rinoceronte nero (Diceros bicornis), entrambi tutelati nel Regolamento europeo. La caccia di frodo agli elefanti e il traffico di avorio, trainati dalle richieste del mercato nero asiatico, si attestano ancora su livelli pericolosamente elevati, come monitorato dal programma Cites Monitoring the Illegal Killing of Elephants, che censisce la quota di abbattimenti illegali di elefanti. È per questo che l’Unione Europea applica una normativa molto stringente in questo ambito e nel dicembre del 2021 ha ulteriormente inasprito le norme sul commercio di avorio. Tra le innovazioni più significative, sono stati vietati gli scambi all’interno dell’Unione Europea, l’esportazione e l’importazione per fini commerciali, sia di avorio grezzo che di prodotti lavorati contenenti avorio.

Nonostante la messa al bando internazionale di questo commercio, le popolazioni di elefanti selvatici nei loro habitat naturali continuano ad essere minacciate da uccisioni illegali e il loro prodotto è spesso venduto illegalmente sul mercato nero, come indicato nell’ultimo World Wildlife Crime Report (relazione sui reati commessi a livello internazionale contro le specie selvatiche) del 2020. Secondo una relazione dell’Etis (Elephant Trade Information System, sistema di informazioni sul commercio di elefanti), tra il 2012 e il 2017 in tutto il mondo nell’ambito di circa ottomila operazioni sono state più di 250 le tonnellate di avorio di elefante sequestrate. I Carabinieri Forestali dei Nuclei Cites sono gli unici autorizzati in Italia a rilasciare le certificazioni per la riesportazione ed il commercio delle specie tutelate dalla
Convenzione di Washington.