Donazione organi, l’Ulss 8 forma gli addetti all’anagrafe: “Più chiarezza per i cittadini”

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C’è una semplice domanda a cui tutti, periodicamente, siamo chiamati a rispondere al momento di rinnovare la carta di identità. Favorevole o contrario alla donazione di organi e tessuti? Dalla nostra risposta può dipendere la vita di qualcun altro. Un momento delicato che avviene nel mezzo di un semplice adempimento amministrativo e che non sempre viene colto in tutta la sua rilevanza.

Per questo motivo, con l’obiettivo di promuovere la cultura della donazione nella popolazione, in occasione del prossimo incontro con la Conferenza dei Sindaci l’ULSS 8 Berica proporrà un progetto innovativo: un’attività di informazione dedicata al personale degli Uffici Anagrafe dei Comuni, affinché siano in grado di presentare nel modo migliore ai cittadini il quesito sulla donazione. Il tutto con il coinvolgimento e il supporto diretto del personale sanitario che ogni giorno, in ospedale, ha il delicato compito di proporre la donazione ai familiari dei pazienti in condizioni critiche per i quali ormai non vi è più speranza di guarigione. “L’obiettivo – spiega Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica – non è orientare o forzare la libera scelta dei cittadini, ma far sì che questa scelta sia presa con una adeguata ponderazione e con l’attenzione che un tema così delicato merita. In questo modo, siamo sicuri che l’incremento di quanti si dichiarano favorevoli alla donazione verrà da sé, come naturalmente conseguenza, perché sappiamo quanto i vicentini sappiano essere generosi e sensibili nei confronti degli ammalati”.

I numeri delle donazioni fatti registrare dall’ULSS 8 Berica si mantengono infatti di assoluto
rilievo: complessivamente dall’inizio dell’anno sono già 39 i malati cronici in lista di attesa per un trapianto che hanno potuto intraprendere la via della guarigione grazie ad altrettanti organi donati. Un dato dunque in crescita rispetto allo scorso anno, quando erano state 66 in tutto il 2024. Sempre dall’inizio dell’anno, 85 persone hanno potuto riacquistare la vista grazie alle 170 cornee donate e altri 10 persone hanno beneficiato della donazione di altri tessuti (5 donazioni di cute e ulteriori 5 donazioni di altri tessuti. Il tutto naturalmente a partire dal consenso alla donazione: “È molto importante che i cittadini esprimano il proprio volere – sottolinea Vinicio Danzi, direttore dell’U.O.C. Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Vicenza – perché questo rende la procedura di donazione molto più snella e rende tutto più semplice anche per i familiari che in questo modo si trovano di fronte ad una decisione già presa in vita.

Infatti in assenza di una volontà espressa come noto sono proprio i familiari a dare o meno il consenso: in questi casi va precisato che quello che viene chiesto loro è di interpretare ciò che ritengono sarebbe stato il volere del loro caro. È sempre un momento molto delicato, anche se nel corso degli anni abbiamo visto che per molti è di grande conforto sapere che la perdita della persona cara ha portato una nuova possibilità di vita per altri malati. Dobbiamo ricordare infatti che in Italia ci sono circa 10 mila persone in attesa di un trapianto: i trapianti sono 2mila, il che significa che per 8 mila pazienti ogni anno non si riesce a trovare un organo”.

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