Dream Five, sfugge la Coppa Italia ma non il podio. Le ragazze del futsal terze in Puglia

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
L'esultanza dopo un gol realizzato dalle ragazze vicentine (foto Divisione Calcio a 5)

Medaglia di bronzo virtuale al collo ma con l’argento vivo addosso, quello tipico dell’età stampato sui loro visi. Si parla di ragazze (d’oro) dai 16 ai 19 anni, capaci di portare la realtà del Dream Five C5 Dueville a quasi 900 chilometri da casa per giocarsi la Coppa Italia di categoria Under 19 con e contro i migliori settori giovanili nazionali del futsal in rosa, la versione indoor del calcio.

Sono da poco rientrate rientrate dalla Puglia, precisamente dalla città ospitante di Bisceglie, “culla” della Final Eight di calcio a 5 femminile disputata dal 7 al 10 aprile, le 15 calcettiste junior provenienti dall’Altovicentino, capaci di guadagnarsi in autunno prima i galloni di rappresentanti del Nord Est Italia per poi salire in primavera fino in semifinale e battagliare alla pari – e contro i pali… – con il quintetto che poi ha conquistato il trofeo, il Bergamo.

Tenendo da casa amici e familiari con il fiato sospeso, collegati in streaming da Dueville, Montecchio Precalcino, Thiene, Marano, Malo, Caldogno, Villaverla e le altre località dove vivono queste appassionate del pallone, nella versione – forse meno nota rispetto al calcio – del futsal o calcio a 5 che dir si voglia, che si gioca nei palasport indoor. Con la “tremarella” dell’esordio nei quarti di finale capitan Barban e compagne sono riuscite a scrollarsi di dosso l’emozione dell’esordio battendo 4-0 le pari età piemontesi del Top Five Torino, per poi trovarsi di fronte il giorno dopo le favorite della competizione, già vincitrici a dicembre 2021 della Supercoppa.

Ne è venuto fuori un incontro equilibrato con le vicentine ad approcciare meglio al duello, collezionando occasioni però non sfruttate e costrette poi rincorrere Bergamo fino a sfiorare il 4-4 nel minuto finale di partita, per poi capitolare 5-3 a soli tre secondi dalla sirena finale, maledicendo i quattro legni colpiti. Per le ragazze con la passione del pallone e lo staff che le ha accompagnate contano i punteggi finali, però, rispetto ai complimenti ricevuti dagli addetti ai lavori e dalle “sorelle maggiori” della seria A femminile, che negli stessi giorni hanno disputato sullo parquet tricolore del Paladolmen di Bisceglie l’analoga competizione in versione “pro”, con il Città di Falconara a trionfare. Emozioni da protagoniste sul campo che si sono affiancate a quelle da “tifose” e “allieve” sugli spalti, quindi, che per le ragazze venete in trasferta in Puglia e che portano il logo Dream Five contribuiscono a coltivare il sogno di emulare le campionesse del pallone a rimbalzo controllato.

Terzo posto conclusivo a fine avventura in Puglia, in coabitazione con FB5 Team società della capitale campione d’Italia in carica, per la squadra giovanile che ha sede a Passo di Riva, frazione di Dueville, e sorretta da impegno e passione che rientrano nel “volontariato sportivo”, con un dato speciale: nel lotto delle 8 finaliste si è trattato dell’unica qualificata che milita in ambito regionale, affrontando altre giovani di talento già con esperienze in campionati di serie A1 e serie A2. Un’altra “medaglia” da appuntare al collo del club che ha dribblato le difficoltà dovute alla pandemia, dopo un anno di sosta, e che premia le due Alessia (Brodesco e Catania), Jenny Beqiri, Linda Gardin, Giulia de Pretto, Maria Rizzo, Natasha e Melissa Barban, Mery Bistaffa, Veronica Scanferla, Anastasija Jevremova, Michela Rama, Giorgia Iadini, Agnese Pasqualetto e Anastasia Valente.

All’orizzonte potrebbe arrivare l’occasione della rivincita, stavolta nei playoff di campionato: tra maggio e primi di giugno, infatti, la squadra del Dream Five Dueville Under 19 tornerà a misurarsi con le migliori d’Italia nei playoff per agguantare uno dei tre “biglietti” residui per la Final Eight Scudetto, in programma a Salsomaggiore Terme (Parma) a fine primavera. Difficile sempre, impossibile mai per chi di sogni (Dream, appunto) se ne intende.