Giornata della Memoria, al Comunale va in scena la storia di Perlasca

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Rientra nelle proposte dei progetti formativi della Fondazione TCVI, lo spettacolo che sarà in scena lunedì 29 gennaio alle 10, nella sala del Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza, in occasione della la Giornata della Memoria; si tratta di “Perlasca. Il coraggio di dire no” scritto e interpretato da Alessandro Albertin. Lo spettacolo, a cura di Michela Ottolini, disegno luci Emanuele Lepore è una produzione Teatro de Gli Incamminati e Teatro di Roma, realizzata in collaborazione con Overlord Teatro, con il patrocinio della Fondazione Giorgio Perlasca; si presenta come un’intensa narrazione teatrale, un racconto affascinante, travolgente e commovente della storia di Giorgio Perlasca, lo “Schindler italiano”, splendidamente interpretato da Alessandro Albertin. È aperto a tutti.

È una pièce dedicata ad un eroe del Novecento, un uomo semplice che ha vissuto senza clamori pur avendo compiuto un atto straordinario durante le persecuzioni naziste, quello di aver salvato dalla deportazione e dalla morte, migliaia di persone, non solo ebrei. La storia è diventata nota anche grazie alla fiction interpretata da Luca Zingaretti nel 2002.

A Budapest, nel 1943 Giorgio Perlasca, un commerciante di carni italiano, è ricercato dalle SS. La sua colpa è quella di non aver aderito alla Repubblica di Salò. Per i tedeschi è un traditore e la deve pagare. In una tasca della sua giacca c’è una lettera firmata dal generale spagnolo Francisco Franco che lo invita, in caso di bisogno, a presentarsi presso una qualunque ambasciata spagnola. In pochi minuti diventa Jorge Perlasca e si mette al servizio dell’ambasciatore Sanz Briz per salvare dalla deportazione quanti più ebrei possibile. Quando l’ambasciatore, per questioni politiche, è costretto a lasciare Budapest, Perlasca assume il suo ruolo. In soli 45 giorni, sfruttando straordinarie doti diplomatiche e un coraggio da eroe, evita la morte ad almeno 5.200 persone. A guerra conclusa torna in Italia e conduce una vita normalissima, non sentendo mai la necessità di raccontare la sua storia, se non a pochi intimi. Fino al 1988, quando viene rintracciato dalla coppia di ebrei ungheresi che gli deve la vita.

Lo spettacolo è rivolto agli studenti degli Istituti Superiori di secondo grado, ma aperto a tutti; i biglietti costano 6 euro (studenti e pubblico normale); sono in omaggio per gli insegnanti che accompagneranno le classi. Maggiori sono disponibili sul sito del Teatro Comunale di Vicenza.