I maggiori esperti di tumore al fegato riuniti per l’annuale congresso ospitato al San Bortolo

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Il meeting annuale dei medici del “Gastro Up-to-date” ha visto come tema principale per questa seconda edizione del congresso, il tumore al fegato. L’evento organizzato Dall’U.O.C. di gastroenterologia dell’ospedale San Bortolo di Vicenza ha visto la partecipazione di numerosi medici, i maggiori esperti del settore, che hanno affrontato il tema illustrando le più recenti acquisizioni scientifiche per la diagnosi e terapia di questa grave patologia. Si è parlato anche di ipertensione portale (ovvero la presenza di un’elevata pressione nella vena porta, che è una delle conseguenze più diffuse della cirrosi epatica).

Il tema è stato affrontato in tutte le sue sfaccettature, cliniche ma anche organizzative: «Ancora una volta – sottolinea la dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica – il San Bortolo si conferma un punto di riferimento per gli specialisti anche di altri territori, nell’ambito di un impegno costante della nostra Azienda per la formazione e l’aggiornamento continuo. L’evento di oggi tocca un tema particolarmente delicato, sia per l’elevata diffusione di questa patologia, sia per le sue conseguenze in termini di mortalità ma anche di cronicità e deterioramento della qualità di vita dei malati. Ecco perché oltre a illustrare le più recenti acquisizioni scientifiche, un’attenzione particolare è stata posta anche al confronto tra esperti sull’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e ai modelli organizzativi più efficaci di presa in carico, che anche in questo caso non possono prescindere da una stretta integrazione tra l’attività del centro specialistico ospedaliero e i servizi territoriali».

Del resto i numeri confermano tutta l’importanza del tema, che non a caso ha richiamato a Vicenza i maggiori esperti regionali e non solo. Il rapporto annuale sull’attività di ricovero ospedaliero in Italia nel 2019 riportava 20.768 dimissioni per malattie del fegato, 22.699 per cirrosi ed epatite alcolica e 38.774 per neoplasie maligne dell’apparato epatobiliare o del pancreas. Altrettanto allarmanti i dati a livello internazionale: secondo il Global Burden of Diseases, nel 2016 nel mondo sono decedute 828.940 persone per epatocarcinoma e 1.256.850 persone per cirrosi epatica; lo stesso report stima per il 2040 un incremento del numero di decessi per carcinoma epatico e per cirrosi epatica rispettivamente del 100% e del 50%.
In linea con queste stime, i dati Istat del 2019 riportano che in Italia, nel 2018, su un totale di 632.940 decessi, 9.246 (1,46%) erano dovuti a tumori del fegato e 5.419 (0,88%) a cirrosi epatica.

Non solo: la disabilità e le ripetute ospedalizzazioni che ne derivano producono un alto impegno delle strutture del sistema sanitario anche a livello della nostra regione. I ricoveri per cirrosi epatica in Veneto sono oltre 19.000 per anno, con un costo medio di ospedalizzazione per persona che supera di oltre il 50% quello dei pazienti ricoverati per scompenso cardiaco o per una riacutizzazione di bronco-pneumopatia cronica ostruttiva, ma soprattutto i tassi di ri-ospedalizzazione nei pazienti con cirrosi epatica scompensata si aggirano intorno al 40% ad un mese e al 75% ad un anno.

«In questo contesto è nata l’idea del “Focus on” di Vicenza – spiega il dott. Paolo Pallini, direttore dell’U.O.C. di Gastroenterologia del San Bortolo -, per riunire i maggiori esperti in questo settore della Gastroenterologia e fare il punto su questi due aspetti della patologia epatica, ovvero il tumore primitivo del fegato e la ipertensione del circolo portale, per discuterne in modo interattivo e condividere il tema con tutti coloro che lavorano quotidianamente con pazienti con patologia epatica. L’obiettivo dell’incontro di oggi era analizzare cosa c’è di nuovo in campo diagnostico e terapeutico e armonizzarlo con quanto è già possibile fare nella gestione clinica, per meglio definire, curare e prevenire questo tipo di patologie».