Il giorno della demolizione dell’ex Bocciodromo: attivisti barricati, poi lo sgombero per il cantiere Tav

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Mattina calda nel quartiere dei Ferrovieri a Vicenza oggi (15 dicembre), dove nel primo pomeriggio è si è concluso lo sgombero dell’ex Bocciodromo in via Rossi: un centinaio di attivisti di prima mattina stavano attendendo la polizia, dopo aver presidiato l’area giorno e notte da venerdì scorso. Gli occupanti avevano costruito delle vere e proprie barricate fatte con lamiere, reti e copertoni.

Poco prima delle 10 del mattino la polizia ha intimato ai manifestanti di lasciare l’area, ma gli antagonisti hanno messo in atto una resistenza passiva costringendo gli agenti a spostarli uno ad uno anche con l’aiuto dei vigili del fuoco. Una trentina di persone si è quindi chiusa all’interno dell’edificio. Non è mancato qualche momento di tensione, soprattutto attorno all’una quando è iniziato il loro allontanamento da parte dei reparti anti sommossa, con il lancio di lacrimogeni e spostando uno a uno i contestatori. In risposta, secondo quanto riporta l’Ansa, gli attivisti hanno lanciato contro i poliziotti fumogeni e frutta marcia. Dopo un’ora di resistenza, hanno lasciato l’area rifugiandosi nel bosco Lanerossi.

Le ruspe di Iricav, la rete di aziende incaricate della realizzazione della Tav, sono alla fine potute entrare per iniziare la demolizione dell’edificio che per anni è stato lo storico ritrovo dell’attivismo degli antagonisti in città.

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