La guida del Touring Club e i tabelloni lungo la via per far conoscere la Romea Strata

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Uno dei tabelloni in una delle tappe vicentine del percorso Romea Strata

Centoquaranta chilometri a piedi, costeggiando corsi d’acqua e superando passi montani, attraversando campagne e dormendo in ostelli o strutture ad hoc per i pellegrini. E’ la Romea Strata nel tratto vicentino, uno dei cinque tratti oggetto di un recupero frutto di un impegno della diocesi di Vicenza e di molti enti locali: il tratto che va da Rovereto (Trento) a Montagnana (Padova) lungo tutta la provincia berica è uno dei cinque (altri tre sono in Friuli, uno in Austria) valorizzati, con cartelloni e percorsi studiati ad hoc (fuori dal normale circuito veicolare) nell’antica strada che dall’Europa centrale portava a Roma. E a diffonderlo ora c’è anche una guida cartacea firmata dal Touring Club Italiano, dal titolo “La Romea Strata, le vie del pellegrinaggio dell’Osttirol, del Friuli Venezia Giulia e del Vicentino”.

“E’ un percorso che inizia a riscuotere interesse. Pensiamo che vedremo passare, anche per il tratto vicentino, sempre più pellegrini” commenta don Raimondo Sinibaldi, direttore dell’ufficio pellegrinaggi diocesano. Sinibaldi da anni coordina e promuove l’ampliamento del progetto Romea Strata: il programma ha anche ottenuto un finanziamento da 450mila euro dall’Unione Europea, essenziale per l’apposizione delle segnaletiche e la realizzazione della guida da parte del Touring Club Italiano, che verrà tradotta pure in inglese e tedesco.

Il progetto è stato presentato questa mattina, presente anche il sindaco di Schio Valter Orsi (la città è attraversata dalla Strata) e rappresentanti friulani e austriaci degli enti coinvolti. Tutti i tratti della Romea Strata sono segnalati con cartelloni e indicazioni, a beneficio dei pellegrini, e nel sito del progetto il viaggiatore può trovare di volta in volta possibilità di alloggio nelle vicinanze del percorso.

Sette gli “step” nel percorso vicentino, denominato “Via Romea Vicetia”. Qui i pellegrini nell’antichità provenivano dall’antica via Claudia Augusta dai passi del Brennero e del Resia. Il primo è da Borgo Sacco di Rovereto a Parrocchia di Vallarsa, trenta chilometri e circa 600 metri di dislivello. La seconda tappa va da Parrocchia a passo Pian delle Fugazze (9,6 km). Le tappe successive sono tutte in provincia di Vicenza e tendenzialmente in discesa: da passo Pian delle Fugazze a Valli del Pasubio (12,4 km), da Valli a Torrebelvicino (15,4 km), da Torrebelvicino a Vicenza (32,8 km), da Vicenza a Barbarano (20,7 km), da Barbarano a Montagnana nel Padovano (22 km).