L’ex pilota e campione paralimpico Alex Zanardi dimesso dal San Bortolo. “E’ stazionario”

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Nei riquadro un'immagine di Alex Zanardi medaglia doro nel paraciclismo. Sullo sfondo la facciata del San Bortolo

Si è conclusa nei giorni scorsi la degenza prolungata di Alex Zanardi a Vicenza, assistito nel reparto specialistico di Riabilitazione Funzionale del San Bortolo per circa due mesi e mezzo. Si è trattato del secondo ricovero in un anno e mezzo nel polo clinico del capoluogo berico per l’ex pilota di Formula Uno e atleta azzurro paralimpico – due medaglie d’oro a Londra 2012 e Rio 2016 – nell’hand bike, vittima di un gravissimo incidente stradale con conseguenze neurologiche gravi nel corso di un evento benefico nel 2020.

Già nel periodo di recrudescenza pandemia, nel 2021, Zanardi era stato ospite dello stesso centro berico accreditato come tra i più avanzati in Italia e in Europa. Era un primo periodo dedicato alle delicate fasi di recupero psicofisico, seguite ai mesi in cui la sua vita è stata a repentaglio in seguito alle lesioni riportate nello schianto su un camion dal paraciclista nato a Bologna, ma padovano d’adozione e per residenza. Stavolta, invece, il trasferimento a Vicenza è stato deciso in seguito ai lavori di ripristino dell’abitazione di Noventa Padovana, colpito in precedenza da un un incendio. Sempre nel Vicentino, Alex è stato protagoniste di un evento annuale che di disputa a Dueville, sempre nell’hand bike.

Una note diffusa dall’Ulss 8 Berica spiega il trattamento a cui è stato sottoposto il 55enne emiliano, originario di Bologna e per 76 giorni accolto al San Bortolo con la massima cura e riservatezza, in ossequio a quanto richiesto dalla moglie Daniela e dal figlio Niccolò, sempre vicini al campione. “Il paziente è stato seguito secondo le modalità che contraddistinguono la nostra unità di Recupero e Riabilitazione Funzionale – spiega il primario dott. Giannettore Bertagnoni – che parte dalle indagini diagnostiche strumentali più sofisticate per definire le condizioni del paziente e il potenziale di recupero. Sulla base di questo viene sviluppato e attuato un piano di recupero che è sempre personalizzato e multidisciplinare, frutto di un lavoro intensivo reso possibile dalla presenza di adeguate risorse in termini di esperienza, competenze, dotazione di personale e tecnologie”.

Alex Zanardi sull’hand bike

Il reparto specialistico dell’ospedale vicentino rimarrà per il futuro il punto di riferimento per le terapie e le visite di controllo che contrassegnano il percorso riabilitativo, sia sul piano fisico che cognitivo, dello sfortunato atleta italiano. Oltre 20 anni fa, il 15 settembre 2001, la carriera di pilota automobilistico fu stroncata da un incidente in pista in Germania, che gli costò l’amputazione di entrambe le gambe. Alex Zanardi non si perse d’animo, dedicandosi stavolta allo sport in versione paralimpica, raggiungendo nell’arco di poco tempo risultati straordinari a livello internazionale e divenendo così emblema riconosciuto di forza d’animo e tenacia in Italia e nel mondo. Poi, nel giugno del 2020, in provincia di Siena e nel corso di una staffetta benefica, il secondo incidente, seguito da un mese di coma farmacologico e dal lungo e paziente cammino di recupero tutt’ora in corso.

La foto delle mani di padre e figlio Zanardi che fece il giro di mondo (da pagina Instagram)