Lotta al degrado, è ancora divieto di stazionare nei luoghi del turismo

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Continuerà fino al 31 dicembre a Vicenza il divieto di bivaccare e stazionare sulla scalinata e nel portico di Palazzo Chiericati, a ponte San Michele e lungo i portici di Monte Berico, per combattere il degrado e tutelare i posti maggiormente frequentati dai turisti.

La decisione del sindaco Francesco Rucco arriva nel giorno in cui i musei cittadini comunicano la grande affluenza del weekend di Ferragosto e l’ordinanza è stata firmata dopo aver valutato le segnalazioni dei cittadini, il disagio dei visitatori rilevato dalla direzione dei Musei civici e gli interventi eseguiti anche nell’ultimo periodo dalla polizia locale.

Da dicembre dell’anno scorso a fine luglio nell’area di piazza Matteotti e Palazzo Chiericati gli agenti municipali hanno effettuato 271 controlli, contestando 448 violazioni al regolamento comunale, in particolare in materia di bivacco, consumo di bevande alcoliche e accattonaggio molesto.
L’ordinanza vieta in modo specifico lo stazionamento sulla scalinata di accesso e sul sottoportico dell’edificio, occupando i gradini, sedendosi o sdraiandosi a terra, e l’utilizzo di skateboard. Il divieto non si applica a coloro che stazionano in piedi, in fila o in coda per accedere o visitare il palazzo.

A ponte San Michele nel medesimo periodo sono stati segnalati dai residenti nuovi episodi di schiamazzi serali e notturni e situazioni di degrado dovute soprattutto alla presenza di gruppi di ragazzi che bevono e lasciano sporcizia.
In questo caso l’ordinanza vieta lo stazionamento sulle rampe e le balaustre, per consentire la libera fruizione del ponte a turisti e cittadini e tutelare la tranquillità, il riposo dei residenti e il patrimonio culturale e monumentale.
Lungo i portici di Monte Berico, infine, nell’ultimo periodo ci sono stati otto controlli della polizia locale che hanno prodotto la contestazione di cinque violazioni per bivacco, oltre agli interventi della altre forze dell’ordine. Qui l’ordinanza vieta lo stazionamento effettuato allo scopo di lordare ed occupare in modo improprio, indecoroso e degradante tale percorso.