Movida, nel weekend rafforzati i controlli: 3 espulsioni e 11 fogli di via

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Una delle auto in dotazione alle volanti di polizia di Stato

Controlli rafforzati nel weekend e nella serata di lunedì sera nelle zone centrali di Vicenza, ma anche in quelle più periferiche. In particolare quelle caratterizzate dalla maggiore concentrazione di persone nel fine settimana, così come le zone vicine alla stazione ferroviaria, e in quelle in cui sono presenti numerosi esercizi commerciali (soprattutto bar) su cui erano giunte segnalazioni da parte della cittadinanza o per i quali si erano registrati uno o più interventi di delle forze dell’ordine.

Controlli disposti con un’ordinanza dal questore della provincia di Vicenza Paolo Sartori e che hanno visto la partecipazione di personale della Polizia di Stato della Questura di Vicenza, del Comando Provinciale dell’Arma Carabinieri, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e della Polizia Locale di Vicenza, con l’impiego di circa 25 uomini per ciascuna giornata. Tra le aree in cui le forze dell’ordine sono state impegnate piazza XX Settembre e Ponte degli Angeli, Ponte Alto e Vicenza Est (con mirati posti di controllo), i locali della “movida” della zona Fiera, Vicenza Est e Stanga. All’esito dell’attività di verifica sono state controllate 465 persone (di cui 127 cittadini stranieri), 92 dei quali con precedenti penali e/o di Polizia – e 71 esercizi commerciali.

A seguito di tutte le verifiche e degli accertamenti investigativi effettuati nei confronti dei soggetti con a proprio carico precedenti di varia natura individuati nel corso dei controlli, il Questore Sartori ha adottato i seguenti provvedimenti: una espulsione con accompagnamento alla frontiera nei confronti di un cittadino tunisino del 1976 ormai da tempo solito stazionare e dormire in alloggi di fortuna nella zona di Ponte degli Angeli, più volte segnalato per l’atteggiamento di disturbo e molestie a passanti ed avventori di vari esercizi pubblici della zona, e con a proprio carico numerosi precedenti penali e/o di Polizia per spaccio di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, ubriachezza, invasione di terreni ed edifici e ripetute violazioni della normativa di contenimento pandemico. Dopo la notifica del Decreto di trattenimento presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Gradisca di Isonzo emesso nei suoi confronti dal Questore, il soggetto è stato immediatamente trasferito presso quella struttura dagli agenti dell’ufficio immigrazione, in attesa del suo prossimo rimpatrio nel paese di origine.

Due espulsioni con ordine di allontanamento dal territorio nazionale nei confronti di un cittadino gambiano del 1993 (ex richiedente asilo con richiesta di protezione rigettata) ed un cittadino filippino del 1968. Tra i provvedimenti anche 8 revoche di permessi di soggiorno nei confronti di 1 cittadina serba condannata per contraffazione di documenti al fine di ottenere il rilascio di un permesso di soggiorno in corso; 1 cittadino del Bangladesh con condanne per detenzione e cessione illecita di stupefacenti; 1 cittadino del Senegal per irregolarità amministrative, risultando aver soggiornato fuori dal territorio dell’U.E. dal 2011 al 2020; 1 cittadina argentina per mancanza di adeguate certificazioni; 2 cittadini serbi, per mancanza di adeguate certificazioni; 1 cittadina della Costa d’Avorio in considerazione del parere negativo espresso dalla Commissione Territoriale per il riconoscimento della Protezione Internazionale di Lecce al rinnovo del soggiorno per motivi umanitari; 1 cittadina cubana per documentata assenza dal territorio nazionale per periodo non adeguato al rilascio del permesso di soggiorno in Italia. Tutti costoro hanno 14 giorni di tempo per lasciare il nostro Paese, al termine del quale la loro permanenza in Italia verrà considerata illegale a tutti gli effetti.

Non solo: anche 11 fogli di via con obbligo di rientro nel Comune di residenza a carico di altrettante persone gravate da precedenti penali e di Polizia. Poi 13 avvisi orali (misura di prevenzione personale prevista dal Codice delle Leggi antimafia) nei confronti di pregiudicati sorpresi in atteggiamenti e luoghi sospetti. In particolare, tra questi: un cittadino italiano di Dueville (del 1988) è risultato aver già violato un foglio di via da Vicenza, colto nell’atto di avvicinarsi ad una persona nei cui confronti aveva il divieto di avvicinamento; ed un altro italiano del 1978, rintracciato in via Ippodromo insieme ad altre persone con precedenti di Polizia;

Non mancano le sanzioni amministrative: una nei confronti del titolare di un esercizio commerciale di Viale Milano in quanto le slot machines risultavano accese in orario non consentito con un avventore dedito al gioco (Legge Regionale sulla prevenzione e cura del disturbo da gioco d’azzardo patologico); una (ai sensi dell’art. 9-septies D.L. 52/2021) a carico di un avventore di un esercizio pubblico per il cui ingresso era invece necessario il green pass rafforzato; e la terza a carico di un cittadino senegalese trovato in possesso di una modica quantità di stupefacente (gr. 1,00 di marijuana) per uso personale.

Dalla questura fanno sapere che “particolare apprezzamento è stato espresso dai residenti e dagli stessi esercenti delle attività commerciali, che hanno potuto verificare la particolare attenzione delle Forze dell’ordine nel garantire la sicurezza collettiva e la tutela della salute pubblica”.

“La nostra attenzione a quanto avviene nei luoghi di aggregazione pubblici o aperti al pubblico si collega ad una più complessa serie di iniziative che la Polizia di Stato e le altre Forze dell’Ordine stanno intraprendendo in una logica di intervento sinergico – ha sottolineato il Questore Paolo Sartori – Allo stesso modo queste operazioni straordinarie di controllo del territorio, effettuate con le altre componenti delle Forze di Polizia, rientrano nella più ampia strategia, concordata in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che ha lo scopo di evitare che possano radicarsi soggetti pregiudicati che destano particolare allarme sociale e compromettono la civile convivenza, spesso privi del necessario titolo per soggiornare sul nostro Territorio Nazionale”.