Non c’è emergenza sanitaria che tenga per i parcheggiatori abusivi del San Bortolo

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L'area che porta al parking e all'ingresso principale dell'ospedale di Vicenza

Neanche in tempi di emergenza sanitaria i parcheggiatori abusivi che stazionano nel parking all’ingresso della cittadella ospedaliera del San Bortolo di Vicenza si arrendono, continuando a richiedere compensi non dovuti e, spesso come noto, molestando utenti e visitatori. La “buona notizia” è che nemmeno gli agenti di polizia locale berica si esimono dai controlli nell’area, staccando nuove sanzioni che permettono, al di là delle multe che difficilmente saranno pagate, almeno l’allontanamento dei responsabili delle condotte illecite. Oltre al sequestro dei proventi – poche monete, 17 euro in tutto ma racimolati al massimo in un paio d’ore del mattino di ieri – dell’attività del tutto abusiva, provvedimento che potrebbe scoraggiarne la reiterazione in futuro.

Il personale del Nos – nucleo operativo speciale – e due pattuglie antidegrado si sono mossi alle 9.30 di ieri, giovedì 5 marzo, per stoppare la prassi quotidiana per nulla gradita a cittadini vicentini o comunque ai fruitori dei servizi sanitari del S. Bortolo, spesso infastiditi – a volte anche impauriti – dalle pressanti esigenze di denaro per il presunto servizio reso. Fermate due persone nell’occasione, un 40enne nigeriano regolare in Italia – O.P.J. le sue iniziali fornite dal Comune di Vicenza – e un 38enne africano d’origine che non aveva alcun documento di identificazione con sè, identificato in seguito in N.P.E., sul quale sono in corso accertamenti. Entrambi alla vista delle forze dell’ordine avevano tentato la fuga verso Parco Querini attraverso l’ingresso del Pronto Soccorso, ma sono stati bloccati dagli agenti.

Per loro un’ordinanza di allontanamento dai confini comunali del capoluogo berico, della validità di 48 ore, unico strumento utile per “tenerli alla larga” dal San Bortolo. O, almeno, questo è l’auspicio da parte delle forze dell’ordine e del sindaco di Vicenza Francesco Rucco: “Nonostante il momento non sia facile per l’emergenza del coronavirus – dichiara – l’attenzione resta sempre molto alta verso questi fenomeni di degrado e continueremo ad intervenire nelle aree maggiormente sensibili. E’ importante scoraggiare queste azioni anche con il sequestro del provento illecito”.