Offese, sputi e spintoni a infermieri e medici del pronto soccorso: arrestata una donna


Una donna di 34 anni, probabilmente in preda agli effetti dell’assunzione di droghe, ha aggredito il personale del pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo di Vicenza ed è stata arrestata.
La donna, di origini serbe e volto noto alle forze dell’ordine, secondo quanto ricostruito dalla polizia, poco prima avrebbe rubato all’interno di un bar in centro e, individuata dagli agenti della Questura, dato il suo stato di alterazione è stata portata in pronto soccorso. Qui ha però colpito una dottoressa a un braccio con uno schiaffo e spintonato e minacciato un’infermiera del triage. Poi ha lanciato una bottiglietta di plastica contro un medico, senza per fortuna raggiungerlo. Il tutto con un contorno di frasi offensive, sputi e spinte nei confronti di chi tentava solo di assisterla.
Secondo quanto ricostruisce in una nota l’Ulss 8 Berica, i fatti sono avvenuti nella notte tra il 22 e il 23 agosto e si tratta di una paziente già nota per problematiche pregresse e per i suoi comportamenti aggressivi. “Il pronto intervento delle forze dell’ordine, insieme alla preparazione del personale, ha fatto sì che la situazione venisse rapidamente ricondotta alla normalità” spiega la nota stampa.
“Esprimo la mia solidarietà agli operatori sanitari che sono stai coinvolti nell’episodio – commenta la direttrice generale dell’Ulss 8 Berica Patrizia Simionato – e più in generale a tutto il personale sanitario che dedica la propria vita ad assistere chi necessita di cure, trovandosi talvolta ad essere vittima di comportamenti deplorevoli ed anche vere e proprie aggressioni”.
Zaia: “Episodio intollerabile”
“Condanno con fermezza l’aggressione avvenuta la scorsa notte al Pronto Soccorso di Vicenza. Si tratta di un episodio intollerabile, che offende non solo i professionisti coinvolti ma l’intera comunità. A loro va la mia totale solidarietà e vicinanza, insieme al ringraziamento per la professionalità e la dedizione con cui hanno affrontato la situazione”. Lo afferma il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, a seguito dei fatti accaduti all’ospedale berico. “Ringrazio le Forze dell’Ordine per il tempestivo intervento – aggiunge Zaia – e ribadisco che la Regione è al fianco di medici, infermieri e operatori che ogni giorno, spesso in condizioni difficili, si prendono cura della salute dei cittadini. Non ci sarà mai alcuna tolleranza verso atti di violenza nei loro confronti: chi dedica la propria vita a curare gli altri merita rispetto, non aggressioni”.
Luisetto: “Piani di prevenzione in tutte le Ulss”
Rammarico per quanto avvenuto e vicinanza al personale medico e sanitario è stata epsressa anche dalla consigliera regionale del Pd, Chiara Luisetto: “A questi lavoratori e a tutti quelli impiegati nelle nostre strutture sanitarie va rivolto il massimo impegno istituzionale per garantire loro una adeguata protezione e condizioni operative in piena sicurezza. Riteniamo che l’estensione dei presidi di Polizia h24 e l’adozione obbligatoria dei Piani di prevenzione da parte di tutte le Ulss siano tra le misure da adottare, sebbene da sole non esaustive, ben consapevoli che il problema richiede un’attenzione su più fronti. Per questo abbiamo presentato da tempo una mozione che ci auguriamo venga approvata quale documento di impegno per la Regione. Chiediamo alla Giunta di mettere in campo tutte le strategie possibili per garantire la sicurezza di medici, infermieri e di tutto il personale sanitario pubblico, al quale va la nostra gratitudine e sostegno”.
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