Parcheggi, Possamai: “Buco da 7 milioni da Gps”. Mercoledì la sentenza del Tar


C’è forte preoccupazione in Comune a Vicenza per l’ammanco in bilancio (ben 7 milioni di euro ad agosto) provocato dal mancato pagamento dei canoni da parte del gestore Gps (Global parking solutions), ovvero la società che dal settembre 2022 (amministrazione Rucco) gestisce i parcheggi pubblici a pagamento della città. I mancati pagamenti della società nei confronti del Comune stanno provocando dei mancati introiti che pesano fortemente sulle casse comunali.
“La situazione è veramente grave – spiega il sindaco Giacomo Possamai – perché a fine agosto arriveranno a 7 i milioni di cui il Comune è creditore nei confronti di Gps. Secondo il contratto la società dovrebbe versare circa 3 milioni e mezzo di euro l’anno al comune per la gestione dei parcheggi. Denaro che è fondamentale perché fa parte della gestione economica corrente del Comune, ovvero la manutenzione delle strade, gli stipendi, la gestione delle scuole e su tutto ciò che fa parte del bilancio comunale. Sono soldi che mancano e che ci costringono a non poter usare i fondi accantonati nell’avanzo di amministrazione e bloccare il finanziamento di nuovi investimenti per andare a coprire quel buco. Per questo siamo molto preoccupati perché Gps con questa condotta sta anche bloccando la capacità di intervenire in città, mettendo in gravissima difficoltà le finanze comunali”.
Quanto alla decisione del Comune di rescindere il contratto con la società (con conseguente ricorso al Tar di Gps) il sindaco berico commenta: “Abbiamo fatto un’azione legale che va avanti da diversi mesi. Il 16 luglio ci dovrebbe essere il pronunciamento da parte del Tar e auspichiamo naturalmente che possa essere a noi favorevole. Resterà in ogni caso il tema di andare a recuperare le risorse che Gps non ci ha versato, ma di cui il Comune ha diritto”.
“L’appalto è stato dato a settembre del 2022 quindi con la precedente amministrazione, ma non ci interessa fare polemiche – conclude il primo cittadino -, il problema è che la durata è di nove anni. È quindi evidente che non si può proseguire in questo modo ed è il motivo per cui abbiamo deciso di passare alle vie legali. Questa infatti è una condizione che rischia di bloccare la capacità di spesa del Comune, oltre al fatto che i parcheggi spesso non vengono nemmeno tenuti puliti e che il livello di manutenzione assicurato da Gps è semplicemente inaccettabile. Per comprendere la dimensione del danno basti pensare che ogni anno il Comune ha circa 7 milioni di investimenti su strade, marciapiedi, scuole e su tutto ciò che fa parte della città. Considerando che quello che avanza il Comune da Gps sono proprio 7 milioni, questo fa capire il danno per le casse comunali: significa letteralmente tenere bloccato il comune ed è per questo motivo che questa sentenza del Tar e questa causa sono così importanti”.
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