Partito il processo BPVi, migliaia di azionisti si costituiscono parte civile

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Ressa fuori dall'aula

Si è conclusa intorno alle 13,30 la prima udienza preliminare – a porte chiuse – del processo a Gianni Zonin e ad altri sette dirigenti dell’ex Banca Popolare di Vicenza. A presiedere il processo, il giudice Roberto Venditti. L’udienza, dedicata alla costituzioni di parte civile, aveva avuto inizio intorno alle 10,35.

Un’ottantina di risparmiatori hanno manifestato davanti al Tribunale, blindatissimo, di Vicenza. Sette gli ex vertici della banca a giudizio insieme all’ex presidente Zonin e alla banca stessa, fra essi anche l’ex direttore generale Samuele Sorato e Giuseppe Zigliotto, ex consigliere di amministrazione ed ex presidente di Confindustria Vicenza.

La prima decisione presa dal giudice, dopo la camera di consiglio, è stata lo stralcio della posizione di Sorato, non presente per motivi di salute e la cui posizione sarà vagliata dal gup l’11 gennaio prossimo.

Tanti i risparmiatori fuori dall’Aula C del Tribunale di Borgo Berga. L’altro giorno la Corte di Cassazione ha confermato che il processo si debba svolgere completamente a Vicenza.

Gli avvocati sono arrivati spesso con più trolley pieni di documentazione. Sono incaricati di difendere gli interessi dei risparmiatori traditi, in particolare attraverso le associazioni che li riuniscono: le richieste di costituzione di parte civile, al centro delle tre udienze di questi giorni, alla fine potrebbero essere fra le cinque e le diecimila. Pochi però sono convinti che gli azionisti riusciranno ad essere risarciti per i danni subiti, in caso di condanna di Zonin e degli altri imputati.

La prossima udienza è fissata per giovedì 14 dicembre.  Intanto domani Gianni Zonin sarà audito alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta a Roma alle ore 18, come comunicato dal presidente Pierferdinando Casini.