Plasma iper-immune, appello ai donatori per aumentare le scorte delle Ulss vicentine

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Il San Bortolo era stato tra i primi ospedali in Veneto e in Italia a utilizzare la terapia del plasma iperimmune per il trattamento dei pazienti ricoverati per Covid-19.

Sulla base dai risultati incoraggianti immediatamente evidenziati in tutti gli ospedali che ne avevano fatto ricorso, poche settimane dopo la Regione Veneto aveva lanciato con grande lungimiranza un progetto per creazione di una “banca del plasma”, da utilizzare in autunno quando verosimilmente i ricoveri di pazienti Covid sarebbero tornati a crescere. A questa iniziativa anche l’Unità Operativa Complessa Medicina Trasfusionale dell’Ulss 8 Berica aveva subito aderito, ottenendo in breve tempo un risultato di rilievo, grazie alla grande generosità dimostrata anche su questo fronte dai vicentini e al supporto delle principali associazioni di donatori di sangue.

Ora però, a fronte del crescente fabbisogno di questa importante risorsa, si rinnova l’appello ai possibili donatori: «Voglio chiarire che in questo momento non c’è alcuna emergenza plasma iperimmune – sottolinea Francesco Fiorin, direttore della Medicina Trasfusionale del San Bortolo -: abbiamo ancora circa il 50% delle scorte che avevamo raccolto. Certo è però che con l’incremento dei ricoveri e la prospettiva di dover assistere un elevato numero di pazienti ancora per diverse settimane, è importante fin d’ora raccogliere nuove donazioni, per avere la garanzia di mantenere la piena disponibilità anche in futuro».


Di qui l’appello del Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale di Vicenza a donare il plasma, rivolto a tutti agli ex-pazienti Covid che nelle ultime settimane (indicativamente da settembre) sono stati dimessi dai reparti di ricovero o comunque sono guariti dopo essere stati assistiti a casa, ma comunque sintomatici.

Per donare il plasma devono inoltre rispettare alcune caratteristiche precise: un’età compresa tra i 18 anni e 60 anni, avere avuto un tampone molecolare positivo per il virus Sars Cov2 e manifestato sintomi correlati alla malattia (febbre, difficoltà respiratoria, dolori alle articolazioni, perdita del gusto/olfatto, polmonite, ecc.), avere avuto almeno un tampone con risultato negativo dopo 10 giorni dalla comparsa dei sintomi e dopo almeno 3 giorni dalla scomparsa dei sintomi.

Sono invece esclusi dalla donazione: donne che abbiano avuto gravidanze o aborti, uomini e donne che abbiano ricevuto precedenti trasfusioni o affetti, anche in passato, da patologie neoplastiche.

Per gli ex-pazienti Covid oggi guariti che desiderano dare il proprio contributo donando il plasma, il recapito da contattare per maggiori informazioni il Centro Raccolta Sangue presso l’ospedale di Vicenza (0444-757059 dalle 13 alle 16) e, per i residenti nel territorio dell’Ulss 7 Pedemontana, presso gli ospedali di Bassano (0424-888701 dalle 11 alle 14) e Santorso (0445-571466 dalle 11 alle 14).