Prefettura, un bando per l’accoglienza di 300 profughi ucraìni

Non c’è tempo da perdere: in una settimana la Prefettura di Vicenza deve riuscire a trovare 300 posti da destinare all’accoglienza dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraìna. Lunedì 21 marzo, infatti, è stato pubblicato da contrà Gazzolle un “avviso esplorativo di manifestazione di interesse per l’affidamento del servizio di accoglienza” in centri di accoglienza costituiti da singole unità abitative e centri collettivi fino a 50 posti oppure centri collettivi con capacità ricettiva tra 51 e 100 posti. Per presentare domanda c’è tempo fino alle ore 12 di lunedì 28 marzo.

Possono manifestare il loro interesse operatori economici, associazioni, enti ecclesiastici, pubblici e del privato sociale che hanno tra i propri fini quello di operare nel settore dell’assistenza alla persone e che hanno maturato una comprovata esperienza nell’accoglienza di richiedenti di protezione internazionale. Per le singole unità abitative sono previsti 24,57 euro al giorno a persona (iva esclusa) e 300 euro per il kit di primo ingresso, a cui si aggiungono i costi della scheda telefonica di 5 euro e il pocket money giornaliero di 2,50 euro più il rimborso delle eventuali prestazioni mediche a chiamata. Per i centri collettivi fino a 50 unità, invece, la quota è di 29,30 euro a persona (sempre iva esclusa), mentre per i centri collettivi che accolgono tra le 51 e le 100 persone 28,99 euro. Anche per i centri collettivi, ovviamente, si aggiungono le spese per il kit di primo ingresso, la scheda telefonica, pocket money e spese mediche.

Nella nota della Prefettura si sottolinea che: “questa procedura verrà espletata con la massima urgenza e si aggiunge a quella ordinaria attualmente in corso di definizione per l’affidamento del servizio di accoglienza per 600 cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, consentendo così la predisposizione di ulteriori posti in accoglienza per fare fronte alle eccezionali esigenze di accoglienza dei profughi in fuga dal conflitto bellico attualmente in corso in Ucraina”.