Qualità della vita: nell’indagine del Sole 24 Ore balzo di 16 posti per la provincia di Vicenza (22esima)

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L’annuale indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nel 2023 premia Vicenza con un ottimo 22esimo posto e una rimonta di 16 posizioni rispetto allo scorso anno.
L’indagine, pubblicata oggi, 4 dicembre, dal prestigioso quotidiano economico, mette a confronto le province italiane prendendo in considerazione molteplici indicatori, dal lavoro alla giustizia, dalla cultura alla ricchezza.
Sul podio per il 2023 ci sono, nell’ordine, Udine, Bologna e Trento.

“E’ una notizia che fa sicuramente piacere – commenta il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin – anche se sappiamo che si tratta di una foto del nostro territorio e che esistono tanti altri punti di vista. E’ comunque una indicazione molto dettagliata e frutto dell’analisi di molteplici temi, interessante come spunto per capire dove siamo più bravi e dove possiamo fare meglio. Ciò che è certo è che l’ottima posizione e soprattutto la rimonta rispetto all’anno scorso significano che siamo sulla strada giusta. Una strada fatta di sinergia e collaborazione tra enti, istituzioni, forze dell’ordine, associazioni, che mai come in questi ultimi anni stanno lavorando assieme, con progetti comuni e unendo le forze con l’obiettivo comune del bene della comunità. Voglio pensare che la classifica del Sole 24 Ore sia un premio a questo modo di operare in squadra e uno stimolo per noi a fare meglio”.

Tra i dati più interessanti, quella berica è nel podio (3° posto) delle province italiane per giovani neet, quelli cioè che non lavorano e non studiano, fortunatamente molto pochi nel vicentino. E si piazza in un’ottima 5a posizione anche quanto a percettori del reddito di cittadinanza, meno di 14 su mille in una media italiana di oltre 54 su mille.
Bene anche l’indice di sportività, cioè la presenza di strutture sportive e la pratica, con un ottimo 6° posto a livello nazionale. Decimo posto per la partecipazione elettorale, in cui i vicentini dimostrano di credere, e per la qualità della vita delle donne, che riassume indicatori come l’occupazione, la presenza nei CdA e altro.
Ottimo 15° posto per l’indicatore “giustizia e sicurezza”, in salita di 3 posizioni rispetto allo scorso anno.

“Abbiamo guadagnato posizioni nei macro-indicatori di tutte le categorie che sono state analizzate – conclude Nardin – ad esempio nella categoria “demografia e società” passiamo da 43 a 18, mentre in “ambiente e servizi” passiamo da 74 a 33, che è un buon piazzamento, ma che ci indica che il lavoro da fare resta tanto. Siamo un po’ carenti anche in “cultura e tempo libero“, dove nonostante il punto guadagnato rimaniamo al 55° posto, a riprova che i vicentini pensano più al lavoro che al tempo libero”.