Rimosso il grande olmo spezzato in Parco Querini. Al via il ripristino del muro di cinta

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Il muro danneggiato del Parco Querini, dopo la rimozione del tronco caduto

Prima lo sradicamento dell’albero secolare, che solo per caso non ha causato feriti se non vittime all’interno dell’ampio Parco Querini di Vicenza, poi la successiva seconda fase dedicata alla rimozione del tronco spezzato e, infine, quella attuale dedicata al ripristino del perimetro danneggiato. Ne seguirà una quarta e da considerarsi conclusiva, che consisterà nell’abbattimento di altre piante considerate pericolose, al pari di quella caduta alta una decina di metri sulla strada che costeggia il muro.

Sono iniziati ieri intorno al muro di cinta i lavori di sistemazione, in corrispondenza dell’ingresso “porta Papa” lungo viale Rumor, danneggiato a seguito dello schianto al suolo di un grande olmo all’interno del parco, avvenuto lo scorso sabato 21 agosto. Oasi verde prossima al centro storico di Vicenza che rimane chiusa, in attesa della conclusione delle verifiche su altri alberi secolari già segnalati.

Prevista una decina di giorni di lavoro per l’opera di muratura da rimettere in sesto, in questo caso con l’incognita del meteo che potrebbe far slittare la data indicativa di chiusura cantiere. Il danno, almeno, è coperto da assicurazione. Di non minore importanza la notizia data dal comune di Vicenza dei sopralluoghi in corso sulle aree verdi della città, parchi pubblici ma anche giardini scolastici e viali dove sono note le presenze di fusti che potrebbero rappresentare un futuro pericolo per la comunità. A visionare attentamente il patrimonio arboreo del “Querini”, ad oggi la priorità dopo il crollo del 21 agosto, saranno i tecnici comunali del servizio infrastrutture e gestione urbana.

L’obiettivo, facile intuirlo, consiste nel mettere in sicurezza ogni zona dove sono radicate piante ad alto fusto, dopo averne valutato lo stato di salute, in rapporto anche all’età, che le rende vulnerabili al maltempo. Alcune andranno abbattute. Almeno un centinaio quelle a rischio secondo una prima stima, ma la mappatura è ancora in corso. Sul Parco Querini: “appena possibile, per mettere in sicurezza il parco e consentirne la riapertura al pubblico, – precisa l’assessore al Verde pubblico Mattia Ierardi – provvederemo all’abbattimento delle piante a fine ciclo vita e pericolanti. Parallelamente pianificheremo il reimpianto a cui si potrà procedere solo dopo averlo concordato con la Soprintendenza e con l’Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della Provincia di Vicenza”.

Il grosso albero caduto il 21 agosto