Arrestati mentre rubano sacchi di abiti destinati a una onlus (che però non esiste)

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Si appropriano dei sacchi di indumenti usati, esposti fuori dalle abitazioni e destinati ad una onlus e finiscono arrestati. E’ quanto accaduto ieri mattina a Sandrigo. Protagoniste, quattro persone di orgine sinta appartenenti alle famiglie Mayer e Hudorovic, che abitano un paese: tre uomini e una donna, tutti fra i 18 e i 44 anni e pregiudicati.

Erano circa le 10 quando una pattuglia dei carabinieri di Sandrigo, durante un controllo del territorio in via Monsignor Arena, in pieno centro, si è insospettita vedendo alcune persone intente a raccogliere caricare su un furgone alcuni sacchi di indumenti usati posizionati all’esterno delle abitazioni e pronti per essere ritirati dal personale della onlus A.V.I.D.A.

I quattro fermati sono risultati però estranei all’associazione incaricata del ritiro del materiale e quindi sono stati tratti in arresto per furto aggravato in flagranza di reato. In tutto avevano asportato due  sacchi per un totale di 40 chilogrammi di vestiario.

Al termine delle formalità di rito, i quattro sono stati posti agli arresti domiciliari e stamane sono comparsi davanti al giudice per il rito direttissimo, al termine del quale sono stati rimessi in libertà, in quanto giudicati non pericolosi.

Il materiale è stato riconsegnato all’associazione. Non manca però, un giallo. Della Onlus A.V.I.D.A., con una rapida ricerca sul web e sul registro on line delle onlus, non si riesce proprio a trovare traccia: nè un sito, nè una pagina sui social network (strumenti quanto mai importanti di promozione di un’attività benefica), nè tale onlus risulta presente in nessuno dei registri regionali delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Altro materiale di indagine per i militari dell’Arma? Non sarebbe una novità, vista la quantità di truffe che, negli anni, in tutta Italia ci sono state proprio nell’ambito della raccolta di indumenti usati.