Sciopero agenti di polizia locale “bloccato”, sindacato Cub: “fatto carta straccia di un diritto”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Il questore di Vicenza precetta gli agenti di polizia locale in forza al Comune della città berica, adducendo motivi di ordine pubblico, e scatena la reazione aspra del sindacato Cub (Confederazione Unitaria di Base) del pubblico impiego. Di fatto, “salta” quindi lo sciopero programmato per oggi, lunedì 23 gennaio 2023. Così come avvenuto nel passato recente in occasione del derby veneto di serie C tra LR Vicenza e Padova, a determinare la ferrea presa di posizione dell’autorità garante dell’ordine pubblico a Vicenza e provincia è un evento in corso che attira a Vicenza un afflusso straordinario di persona: Vicenzaoro January, in area Fiera. 

Si concluderà domani sera, dopo quattro giorni. “E’ un’entrata a gamba tesa – così si esprime a fronte dell’ordinanza emessa ieri dal questore Paolo Sartori la portavoce provinciale Maria Teresa Turetta, all’indomani della decisione presa dal vertice della Questura -, si è fatto carta straccia di un diritto“. 

Lo sciopero previsto per lunedì, quindi, al parti dell’assemblea convocata nei giorni scorsi per discutere delle condizioni di lavoro degli agenti della locale, con particolare riferimento al riferimento del “terzo turno”, vengono così fortemente limitati nella partecipazione degli addetti. “L’ordinanza vanifica lo sciopero già programmato, voluto dai lavoratori – spiega Maria Teresa Turetta – per protestare contro le inaccettabili condizioni in cui sono costretti a operare, ulteriormente peggiorate con la recente scelta politica di introdurre l’ennesimo turno per garantire la sicurezza dei cittadini, mentre da tempo la sicurezza degli operatori di Polizia Locale non è più adeguatamente tutelata”.

Organizzazione del lavoro, formazione e sicurezza costituiscono i “nervi scoperti” della discussione in atto tra Comune e sindacati. “E’ bene ribadire che la polizia locale non svolge solo tre turni di lavoro ma i turni giornalieri arrivano ad essere di norma più di quindici, e spesso risentono di variazioni comunicate all’ultimo momento; non c’è quindi una seria programmazione dell’orario di lavoro che consenta all’operatore di poter organizzare la propria vita personale e familiare e i giusti riposi. Manca una formazione adeguata, tutto viene gestito in emergenza e in modo approssimativo mettendo a repentaglio la sicurezza degli agenti che sempre più sono chiamati a coprire servizi di ordine pubblico senza le tutele ad iniziare proprio dalle dotazioni, dalla formazione e dai dispositivi di sicurezza”.

Maria Teresa Turetta nel corso di una manifestazione passata

“Il Questore di Vicenza – Turetta qui punta esplicitamente il dito – invece di essere al fianco degli agenti che stanno rivendicando migliori condizioni di lavoro per metterli nelle condizioni di meglio garantire la sicurezza dei cittadini, fa una scelta di classe procedendo d’imperio a cancellare il diritto di sciopero per tutelare gli interessi economici legati alla fiera dell’Oro e gli interessi milionari legati alle partite di calcio“. La determinazione degli operatori di Vicenza a difesa dei loro diritti sia di monito per tutti: nessuno si deve permettere di sottovalutarla perchè quando un lavoratore è consapevole di avere toccato il fondo realizza che solo la lotta paga in termini di migliori condizioni di lavoro e in questo troverà sempre la Cub a sostenerlo”.