Addio a Noemi Meneguzzo: insegnante, danzatrice giramondo e simbolo della lotta al cancro

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Una bella immagine di Noemi Meneguzzo di alcuni anni fa, allegata a un'intervista su "La Voce dei Berici"

Lei, pur se da malata di cancro sin dal 2007, è divenuta uno de cuori pulsanti dell‘esercito degli angeli del volontariato vicentino, portando conforto, sorrisi e “leggerezza” a chi in questi anni ha affrontato uno di quei mali che assaliscono le donne e ne minano la vita quotidiana. Si è spenta a soli 49 anni di età Noemi Meneguzzo, donna tenace e capace di tramutare sofferenza in energia a favore del prossimo, spirata sabato nella sua abitazione lasciando la comunità di Sovizzo in particolare, oltre al reparto intero di cure oncologiche del San Bortolo, con gli occhi lucidi ma insieme con l’ordine perentorio di asciugare subito le lacrime per poter meglio guardare avanti.

Insegnante “giramondo”, Noemi nell’affrontare il suo personale percorso di cura non aveva mai smesso di portare avanti quello professionale, non privandosi mai della libertà di vivere esperienze ad esempio negli Stati Uniti e Londra. Un esempio concreto di vitalità e stimoli a reagure, nonostante gli ostacoli posti sul cammino alla sua salute messa a repentaglio dalle recidive di malattia, e una fonte di incoraggiamento per chi in prima persona è stata capace di sorreggere con le sua parole genuine e mai banali.

Tutto questo si evince dai commenti che nel corso del week end del 25 Aprile sono apparsi sui social, in merito alla triste notizia della sua dipartita. In tanti, attraverso l’associazione “Quelli del Quinto Piano” e visto il coraggio di mostrare il proprio percorso personale di malattia in una mostra con immagini e video che la ritraevano nel corso delle terapie, hanno apprezzato il suo esempio, anche  ben oltre i confini del Vicentino. L’esposizione di pannelli fotografici è intitolata “Tu cancro Io donna. Ammalarsi di femminilità”. Molto vicina al mondo dell’arte in generale e alla danza in particolare, Noemi aveva ideato una serie di eventi e un museo che ha abbinato l’impegno sociale alla leggiadria dei movimenti del corpo. La cerimonia di addio pubblica si terrà domani alle 15 nella chiesa di Santa Maria Assunta a Sovizzo, paese dove ha vissuto.

A ricordarla con affetto, attraverso un post pubblico, è il consigliere comunale di Vicenza Sandro Pupillo, anche lui da tempo impegnato in un difficile percorso di terapie per guarire da un male oncologico. “Il suo strumento – ha scritto domenica – per affrontare la malattia è stata la danza che in varie forme, occasioni e modalità ha donato a tantissime persone coinvolgendole e aiutandole a stare bene. È un dolore profondo quello che oggi stiamo provando in molti. Profondo come l’affetto che ci ha legato a lei. Guai a chi scriverà che Noemi “ha perso la sua battaglia” perché è lei ad aver sconfitto il male con la sua energia e la sua voglia di ballare, ora in spazi infiniti“.
Nessuna battaglia persa, finchè il ricordo e il messaggio di questa forte donna vicentina rimarranno vivi nei cuori e nelle azioni di chi porterà avanti la sua missione. “La scomparsa di Noemi ci sorprende attoniti ed impotenti e lascia un grande vuoto, ma al contempo una grande presenza – questo il ricordo l’assessore alla Cultura del Comune di Vicenza, Simona Siotto -. Noemi era una donna forte, bella, straordinaria, con un sorriso disarmante e due occhi profondi. Con la sua costanza, determinazione e passione ha aperto un varco sul tema della malattia e della qualità della vita delle persone che si ammalano, sulla loro fragilità e al contempo la doverosa e potente voglia di vivere. Il progetto da lei ideato sarà per sempre legato al suo nome e al suo esempio, per noi tutti un nuovo sprone a fare, anche per lei e sempre di più in favore di una cultura inclusiva, sensibile e presente”.