Sicurezza urbana partecipata, Comune e polizia locale avviano il progetto contro il degrado

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Il presidio fisso sperimentale della polizia locale a Campo Marzo, davanti alla stazione di Vicenza

Il Comune di Vicenza segna il passo per avviare a breve termine un percorso di sicurezza urbana partecipata grazie alle forze di polizia locale alle dirette dipendenze dell’ente locale. Ad ufficializzarlo è stata ieri la giunta comunale del capoluogo, ponendo l’accento sugli obiettivi del progetto: miglior vivibilità, coesione sociale e qualità della vita, abbattendo il degrado e migliorando il decoro di Vicenza.

L’intento pratico è quello di intervenire sul fronte della prevenzione e della mediazione dei conflitti, oltre che del controllo e della repressione che già spettano in generale alle forze dell’ordine, compresi gli agenti di polizia del comando berico cittadino.

“Come avevo annunciato in consiglio comunale durante un dibattito sulla sicurezza in città – fa sapere il sindaco Francesco Rucco – abbiamo dato avvio a questa progettazione sul modello della positiva esperienza messa in moto per la candidatura di Vicenza a capitale italiana della cultura 2024. Vogliamo infatti riunire attorno ad un tavolo le componenti politiche, sociali e della sicurezza per creare un dossier da mettere in pratica per garantire alla città più sicurezza urbana, più decoro e meno degrado. Auspico che anche le forze politiche di minoranza presenti in consiglio comunale vogliano partecipare a questo progetto e dare il loro contributo”.

Con il nuovo percorso di progettazione verranno raccolte le esigenze e le criticità espresse dai cittadini mediante apposite tecniche di indagine sociale con l’obiettivo di coinvolgere in modo inclusivo tutti gli attori sociali ed economici attraverso una partecipazione attiva. Tra le varie azioni verranno proposte iniziative di carattere socio-culturale aperte alla città, con l’obiettivo di definire, sulla base di adeguate analisi scientifiche, politiche e linee di intervento per l’identificazione, l’analisi, la prevenzione, la mitigazione, la gestione, la comunicazione e la percezione dei rischi connessi alla sicurezza urbana.

“Il fine è quello di promuovere un approccio integrato al tema della sicurezza urbana riferito alla natura pluridimensionale della città – si legge nella presentazione del percorso appena iniziato – intesa nelle dimensioni strutturale (urbs), comunitaria (civitas) e di governance (polis). Si cercherà di cogliere le interrelazioni tra sicurezza urbana, bene pubblico afferente alla vivibilità ed il decoro della città, e sicurezza pubblica orientata alla tutela dell’ordine pubblico e all’incolumità delle persone. Seguirà uno studio scientifico dei fenomeni di degrado urbano che interessano la città finalizzato alla definizione delle diverse politiche di sicurezza da perseguire, oltre ad una mappatura dei fenomeni tra cui motivazioni, età, flussi di entrata e uscita, provenienza, etnia, con una proposta conclusiva di soluzioni e strumenti di prevenzione anche di natura sociale-economica.