Smog, scatta il livello rosso di allerta. Stop anche per i veicoli privati diesel euro 4 e 5

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Confermato il livello rosso di allerta Pm10 a Vicenza, almeno fino a quando l’Arpav pubblicherà il prossimo bollettino il 28 gennaio come previsto dall’accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano.
In centro storico e nei quartieri della prima cintura urbana di Vicenza, non possono quindi circolare tutti i giorni (inclusi festivi infrasettimanali), dalle 8.30 alle 18.30 i veicoli privati (M1, M2, M3) benzina euro 0, 1, 2 e diesel euro 0, 1, 2, 3, 4, 5; i veicoli commerciali (N1, N2, N3) benzina euro 0, 1, 2 e diesel euro 0, 1, 2, 3, 4; i ciclomotori e motoveicoli (da L1 a L7e) non catalizzati, immatricolati prima dell’1/1/2000 e non conformi alla direttiva 97/24/CE e i ciclomotori e motoveicoli euro 0, 1. Stop, inoltre, tutti i giorni (inclusi festivi infrasettimanali) dalle 8.30 alle 12.30 anche per i veicoli commerciali diesel euro 5.
Oltre al centro storico sono compresi nel blocco i quartieri di Laghetto, San Pio X, San Bortolo, Quartiere Italia, San Francesco, Sant’Andrea, San Lazzaro, Santa Bertilla, Villaggio del Sole, Santi Felice e Fortunato e parte dei quartieri della Stanga (lato San Pio X) e di Saviabona. Per quanto riguarda le disposizioni antismog per il riscaldamento, con il livello rosso è necessario ridurre la temperatura a 18 gradi con tolleranza di due gradi nelle abitazioni e negli edifici pubblici; in caso di presenza di impianti alternativi, non si possono utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (come legna da ardere, cippato o pellet), aventi prestazioni energetiche ed emissive inferiori alle quattro stelle. È vietato, inoltre, lo spandimento di liquami zootecnici e dei materiali ad essi assimilati, fatti salvi gli spandimenti mediante iniezione o con interramento immediato.
L’Arpav proprio oggi ha comunicato che in Veneto si stanno verificando diversi episodi di prolungato accumulo di polveri, come avvenuto negli scorsi anni specialmente nei mesi di gennaio e febbraio.