Sradicano piante e caldaia dalla casa all’asta: raffica di denunce per furto

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Una gazzella dei carabinieri

Prima di dare addio alla casa in maniera definitiva hanno pensato di portare via qualcosa di valore, e non solo affettivo. Sono tre i casi di persone che sono state denunciate per aver asportato piante e oggetti da abitazioni non più affidate a loro ma all’istituto vendite giudiziarie. Si tratta di edifici che finiranno all’asta, per vari motivi, e su cui quelle persone non hanno più alcun diritto. Per cui, ad esempio, padre e figlio che entrano nella casa di proprietà dell’ex moglie (e mamma) per portare via le piante secolari del giardino finiscono per essere denunciati per furto aggravato in abitazione.

Il caso è accaduto a Trissino, in una abitazione affidata in custodia all’istituto di vendite giudiziarie, di proprietà di una donna il cui ex marito e il figlio hanno pensato bene di entrare con un escavatore per sradicare vari alberi, alcuni secolari. Il danno quantificato è di circa 4mila euro e i denunciati dai carabinieri di Longare sono un 51enne e un 23enne residenti a Brogliano.

Altri due episodi simili riguardano un 43enne albanese, già domiciliato a Tezze sul Brenta in una casa sottoposta a pignoramento ed affidata in custodia all’istituto vendite giudiziarie di Longare, che prima di lasciarla ha deciso di portare via alcuni oggetti e poi si è reso irreperibile. Ha fatto perdere le proprie tracce anche un 40enne del Bangladesh che viveva in una casa a Montecchio Maggiore sottoposta a pignoramento e ora (come le altre due)  affidata in custodia all’Istituto vendite giudiziarie di Longare, che prima di andarsene ha staccato e portato via la caldaia.