Piromani sul Summano, cosa resta dopo le fiamme nelle foto dei paesani

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Un'immagine dopo il rogo (foto Facebook di Franco Balzi)

“Rischiamo di farci prendere da un sentimento di impotenza e rassegnazione, a qualcuno potrebbe essere funzionale vederci soccombere. E’ proprio quello che non dobbiamo fare”. Le ceneri sul Summano si sono raffreddate da poco. Il sindaco di Santorso, Franco Balzi, pubblica una serie di foto scattate da concittadini che testimoniano la desolazione sul monte, dopo la follia dell’incendio scatenato da piromani: scheletri di piante si elevano fra le sterpaglie bruciate, nel paesaggio la cenere domina su tutto. Il primo cittadino invita a non darsi per vinti:

“Sono passate alcune ore e arriva il momento di toccare con mano gli effetti del disastro di lunedì sera. Le foto di Michele che condivido (e che ringrazio) rendono bene la desolazione che si prova di fronte alla natura violentata.
Ciascuno di noi vive il monte Summano come un pezzo di casa propria. E proprio per questo allo sgomento si accompagna una rabbia interiore profonda, come sempre accade di fronte alla cattiveria umana. Ma quelle foto ci dicono anche altro. E ci aiutano ad andare oltre, più in profondità. Il vero problema è che rischiamo di farci prendere da un sentimento di impotenza e rassegnazione. E questo accade in molte altre situazioni : i “tempi che viviamo”, sono caratterizzati da questo sottofondo di fatica e pessimismo. E a qualcuno potrebbe essere funzionale: vederci soccombere. Sono convinto che sia proprio quello che NON dobbiamo fare. Sarebbe un regalo troppo grande a chi desidera questo: renderci cupi, impotenti, rassegnati. Dobbiamo invece reagire, sapendo che il vento porterà via le ceneri, e che già la natura si muove, rinasce. Perché la vita è più forte della stupidità di alcuni uomini. Agli altri – quelli che della vita sono innamorati – il compito e la responsabilità di proteggerla e alimentarla”.