Funerali di Leone e Francesco Nardon sabato mattina. Annullato il corteo del 25 Aprile

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Sarà il Duomo dedicato a San Clemente a Valdagno ad ospitare, sabato alle 10, il funerale congiunto di Leone e Francesco Nardon, padre e figlio entrambi vittime del crollo di Ponte dei Nori di giovedì 17 aprile. Sarà preceduto, domani sera alle 19, dalla veglia di preghiera nello stesso luogo sacro. Mezz’ora prima del rito solenne di commiato del 26 aprile, si dedicherà uno spazio alle testimonianze.

L’epigrafe pubblica che ne annuncia le modalità li ritrae insieme in foto in un momento di spensieratezza. E’ stata diffusa ieri sera, dopo il nulla osta ricevuto dalla Procura di Vicenza, in seguito all’effettuazione delle autopsie disposte dal pm titolare dell’indagine per omicidio colposo in corso. I feretri dei due sfortunati cittadini valdagnesi, dopo la cerimonia, saranno poi trasferiti a Novale per la tumulazione, dove riposeranno nel cimitero locale. Eventuali offerte in denaro vanno destinate alla Caritas per precisa volontà dei congiunti.

La città e i cittadini di Valdagno, ancora profondamente feriti per i danni del maltempo e nel cuore per la tragedia immane toccata alla famiglia Nardon, si prepara a rivolgere ai due consanguinei un degno ultimo saluto. Facendo sentire tutta la vicinanza possibile a chi resta, pur segnato dal lutto, vale a dire gli affetti più cari dell’imprenditore di 64 anni inghiottito dalla corrente furiosa e incontrollabile del torrente Agno insieme al figlio di soli 21, studente di ingegneria. Oltre che collaboratore nell’azienda di famiglia e sempre al fianco del papà quando anche quando si trattava di tendere una mano al prossimo e alla propria comunità.

Si trovavano sul ponte, infatti, per verificare lo stato delle sponde e degli argini, pronti a intervenire per offrire supporto, come altre volte in passato, della Protezione Civile. Un destino più che crudele ha voluto che proprio in quei malaugurati attimi un’ondata impetuosa carica di detriti facesse crollare parte del ponte, trascinando i due uomini nella  corrente, un baratro di acqua e fango, non lasciando loro scampo. I corpi di Leone e poi di Francesco vennero individuati e ricoverati a distanza di oltre 12 ore, il mattino seguente, dai sommozzatori dei vigili del fuoco.

Autopsia sui corpi di Leone e Francesco Nardon. E’ atteso il nulla osta per i funerali

Intanto, si è fatto sapere che le cerimonie previste per la Festa del 25 Aprile saranno tenute in forma ridotta, in rispetto del dolore di chi ha perso dei familiari nel dramma di Ponte dei Nori. A concordarlo sono stati ieri l’amministrazione comunale di Valdagno e la sezione Anpi locale, “in segno di cordoglio verso la famiglia Nardon e di rispetto e vicinanza per tutte le persone che sono state colpite dalle conseguenze del maltempo”. Oltre alle deliberate intenzioni di onorare le vittime del maltempo, si è tenuto conto anche delle indicazioni della Prefettura berica collegate al lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco. A venire annullato, in particolare, è il consueto corteo per le vie del centro.

Padre e figlio inghiottiti dal cedimento del ponte sull’Agno offrivano supporto ai soccorsi

Il nuovo programma della cerimonia di venerdì prevede, quindi, il ritrovo presso il cimitero del capoluogo per la deposizione di una corona al Famedio dei Caduti alle 9, di un omaggio a Palazzo Festari alle 9.30 e la cerimonia alle ore 10 nella palestra della scuola media di Novale. Un momento di riflessione, con presenti il “Complesso Strumentale Marzotto Città di Valdagno”, l’”Orchestra Giovanile Tutto d’un Fiato!”, il “Laboratorio Orchestrale Adulti” con un programma musicale ridotto e adeguato alle circostanze.

“Una decisione che nasce dalla sensibilità e dal senso civico di tutte le realtà coinvolte nell’organizzazione – dice a margine il sindaco Maurizio Zordan -. Valdagno sta vivendo un periodo difficile e doloroso e riteniamo giusto, oltre che doveroso, farci carico anche in questo modo del sentimento condiviso dalla nostra comunità. Ma non è solo un gesto simbolico, in quanto per predisporre la cerimonia in piazza sarebbe stato necessario far lavorare gli operai del Comune negli ultimi giorni sempre impegnati nel lavoro nel territorio post emergenza. Lo svolgimento in palestra  ci permette di organizzare la cerimonia senza distogliere il personale da quelle che oggi costituiscono priorità di servizio. Seppur in forma ridotta, Valdagno intende comunque celebrare l’anniversario di una pagina fondamentale del nostro Paese, ricordando il ruolo della Resistenza per la costruzione di un’Italia libera e di pace e rinnovando la promozione dei valori che sono alla base della nostra Costituzione”.

L’Eco Vicentino è su Whatsapp e Telegram. Iscriviti ai nostri canali per rimanere aggiornato in tempo reale.
Per iscriverti al canale Whatsapp clicca qui.
Per iscriverti al canale Telegram clicca qui.