Spv, superati gli 84 mila transiti giornalieri con un incasso di oltre 525 mila euro

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La scontistica sulla Superstrada Pedemontana Veneta funziona. Lo confermano i dati presentati ieri (24 giugno) dal Presidente del Veneto Luca Zaia al consueto punto stampa a Palazzo Balbi.

“Il trend di traffico – ha affermato Zaia presentando i dati – è in costante crescita: è passato da un traffico giornaliero medio (Tgm, n.d.r.) di 8.944 veicoli al giorno a gennaio 2023 a 21.603 a maggio 2025, raggiungendo lo scorso 20 giugno, 84.447 passaggi al giorno. Un incremento del +141% in due anni. La Superstrada Pedemontana Veneta si conferma un’infrastruttura di valore strategico per il territorio produttivo del Veneto”. Per inciso, il Tgm si calcola sommando i chilometri effettuati da ciascun veicolo che usa la Spv, dividendoli per l’intera lunghezza della Pedemontana.

“Solo quattro giorni fa – ha aggiunto Zaia – è stato registrato un introito di 525.300 euro, di cui oltre il 40% generato dal traffico pesante. A poco più di un anno dalla connessione con l’autostrada A4, avvenuta il 4 maggio dell’anno scorso, il traffico medio giornaliero è cresciuto del 18%, un segnale che l’opera risponde ad un’esigenza reale e attesa. Le performance della Spv sono ormai paragonabili a quelle di arterie autostradali del Nordest in esercizio da decenni: i flussi di mezzi superano quelli dell’A31 Valdastico, aperta al traffico nel 1976, la tratta Sud nel 2015, e risultano confrontabili con quelli dell’A23 Udine–Tarvisio attiva dal 1966, dell’A28 Portogruaro–Conegliano inaugurata nel 2010 e dell’A27 Venezia–Belluno 1973”.

“Particolarmente rilevante anche l’impatto della misura di sconto del 60% sul pedaggio per i veicoli leggeri dotati di telepedaggio, introdotta lo scorso 10 marzo – ha aggiunto il Presidente –. L’iniziativa, riservata a chi percorre fino a due tratte giornaliere, da 25 chilometri ciascuna, nei giorni feriali, ha fatto registrare incrementi settimanali di traffico fino al +74% in alcune tratte, come nella Valle Agno–Breganze, passsata da 1.361 a 2.371 passaggi settimanali. Un’iniziativa pensata per chi vive e lavora lungo la Spv, un’opera fortemente voluta dal territorio, che migliora la qualità della vita dei residenti e l’efficienza della mobilità regionale”.

Alla conferenza stampa era presente anche la Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti: “I numeri dimostrano – ha affermato – che la Spv non è solo un’infrastruttura strategica, ma una risposta concreta alle esigenze di mobilità, competitività e sostenibilità del nostro territorio. Il forte incremento del traffico, soprattutto dopo l’attivazione del collegamento con la A4, testimonia quanto quest’opera fosse attesa e necessaria. L’agevolazione tariffaria rappresenta, inoltre, una misura concreta di attenzione verso i cittadini che vivono e lavorano lungo la Superstrada Pedemontana. Continueremo a monitorare con attenzione l’andamento dei flussi di traffico per garantire un equilibrio tra sostenibilità economica, efficienza e accessibilità”.

Zaia e De Berti ieri in conferenza stampa

Le opposizioni: “Numeri insufficienti, rimane il buco di bilancio”
“Ancora a suo tempo avevamo calcolato di quanto dovrebbe aumentare l’incasso medio mensile della Pedemontana per non peggiorare la situazione, a fronte dell’esborso sicuro dei 200 milioni di euro di canone che la Regione si è impegnata a corrispondere al concessionario per l’anno in corso. Per evitare ulteriori esborsi pubblici – commenta la capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani – dai pedaggi dovrebbero arrivare almeno 2 milioni al mese in più. Mi sembra che di fatto non ci siamo proprio. Il tutto assume le sembianze di un macigno destinato ad appesantire un bilancio 2026 che già da solo sarà da lacrime e sangue. Inoltre, da mesi chiediamo una seduta di commissione per vedere i numeri veri, confronto che ci viene negato. Cosa hanno da nascondere?”.

Ancora più duro Andrea Zanoni, consigliere regionale di Europa Verde. “Il presidente Zaia ha parlato di un aumento del traffico del +18% da maggio 2024 a maggio 2025. Ma è un dato che, purtroppo, resta insignificante: servirebbe un incremento, triplo o quadruplo, per far quadrare i conti. Il Tgm massimo rilevato a maggio, pari a 21.603 veicoli/giorno, è ancora ben lontano dai 27 mila previsti dal terzo atto convenzionale e utile ad evitare il rosso. Anche i dati economici, se letti con onestà, raccontano una realtà ben diversa da quella narrata in conferenza stampa: Zaia ha citato l’incasso record del 30 aprile scorso, pari a 523.261 euro. Ma anche ipotizzando,  in modo del tutto irrealistico, che fosse la media giornaliera, il totale annuo arriverebbe a 190 milioni di euro, comunque inferiore ai canoni che la Regione deve versare al privato: 200,7 milioni nel 2025, 210 milioni nel 2026, 219,8 milioni nel 2027. E come ricorda la Corte dei Conti, questi canoni continueranno a salire fino a 435,5 milioni nel penultimo anno di gestione e 332,3 milioni nell’ultimo”.

“Sottolineo anche l’imbarazzo istituzionale – aggiunge Zanoni – , in quanto Zaia ha evitato di rispondere a ben tre domande consecutive dei giornalisti sulle ripercussioni che questo buco avrà sulla prossima manovra di bilancio. Ha sviato anche sulla possibilità di introdurre nuove tasse, come l’Irap, dicendo che sarà di altri e legata al suo eventuale quarto mandato. Una risposta che sa di presa in giro”.