Delitto di Garlasco: le nuove analisi confermano i risultati di 18 anni fa


Delitto di Garlasco: ecco l’esito delle analisi effettuate dai consulenti di parte, sulle ultime tracce campionate nell’incidente probatorio disposto nella nuova indagine dei pm di Pavia. Primo capitolo: è il sangue di Chiara Poggi quello prelevato su un frammento del tappetino nel bagno della villa di Garlasco e su un paio di punti sulle scale, in fondo alle quali la 26enne il 13 agosto 2007 fu trovata morta. Secondo capitolo: niente tracce maschili. Terzo capitolo: è solo della vittima il profilo genetico individuato sui tre tamponi autoptici prelevati sul corpo. In sintesi, le analisi hanno confermato i risultati di 18 anni fa.
Inoltre, dal segmento pilifero trovato nei rifiuti non è stato possibile ricavare niente. Arrivano novità, invece, dalla testimonianza del muratore che nel 2018 trovò lo zaino nel canale di Tramello. L’operaio nordafricano ha rivelato che all’interno dello zaino consegnato ai carabinieri il 14 maggio scorso, trovò anche un paio di scarpe con la suola a pallini, oltre a strumenti di lavoro compatibili con l’arma del delitto. L’uomo ha poi detto che presto consegnerà queste prove ai magistrati; a parte le scarpe perchè essendo numero 44 non le ha conservate visto che lui porta il 42. Ovviamente, la suola a pallini delle scarpe riporta alla memoria l’impronta nel sangue di Chiara Poggi, da sempre attribuita ad Alberto Stasi.
Stasi di scarpe porta il 42, mentre Andrea Sempio il 44. Secondo la difesa di Stasi, questa taglia combacerebbe proprio con l’impronta a pallini lasciata nel sangue di Chiara Poggi. Ricordiamo che lo stesso muratore trovò lo zaino nella roggia di Tromello nel 2018. Secondo il racconto del teste Gianni Bruscagin, il giorno dell’omicidio Stefania Cappa, cugina di Chiara, entrò nel cortile della casa della nonna con un pesante borsone. Il nordafricano ha spiegato: “Durante la pulizia del canale, trovai molta spazzatura tra cui uno zaino militare aperto, ormai consumato e alcuni attrezzi da lavoro; un attizzatoio, un’ascia e la testa di un martello, mentre il manico si era ormai staccato. Li misi da parte nel mio deposito in caso mi tornassero utili”. A breve, il nuovo capitolo del giallo.