Calcio giallorosso in lutto per la morte di un ex dirigente e tifoso: addio a Ennio Padrin


Allenatore prima, dirigente sportivo e talent scout, il nome di Ennio Padrin è legato indissolubilmente al calcio bassanese oltre che al tessuto del commercio. Un lutto quello per la perdita del pensionato di 83 anni, morto lunedì nella sua casa di Angarano, che tocca nel profondo i colori giallorossi del pallone oltre che la famiglia che lo ha accompagnato in questo ultimo tratto di vita in salita.
Padrin, infatti, era malato da parecchi anni e si è spento nella sua casa attorniato da chi gli ha voluto bene. Oltre che di calcio e di sport in genere, il compianto ex dirigente sportivo viene ricordato anche per l’interesse per la storia locale.
Le esequie e il commiato terreno sono state programmate per domani, giovedì 7 agosto, a partire dalle 10 nella chiesa di San Marco a Bassano del Grappa. Dopo la cerimonia la salma sarà avviata alla cremazione. In queste ore stanno giungendo alla moglie Adriana e ai figli Diego e Paolo (che ne ha ereditato la passione per il pallone da giocatore e dirigente anche nel calcio a 5 a Nove) numerosi attestati di stima in ricordo del padre e marito. Con la promessa di adornare domani dei colori gialli e rossi la funzione di addio, in omaggio alla sua grande passione sportiva che lo ha accompagnato per tutta la vita.
Imprenditore prima e commerciante in seguito sul piano professionale, ha gestito delle attività lavorative a Bassano (nel settore delle stampe e cornici in Verci e in seguito anche della ristorazione in via Bonavigo) e prima ancora a Marostica, progetti condivisi sempre insieme alla moglie: impieghi a contatto diretto con la gente che ne hanno accresciuto nel tempo la cerchia di contatti e amicizie. Nonno di due nipoti, lascia un ricordo indelebile in quanti lo hanno apprezzato.
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