Il turismo d’acqua nella Pedemontana Veneta e Colli: ecco le proposte


Tra colline, valli e sorgenti, la destinazione Pedemontana Veneta e Colli ha fatto dell’acqua
un filo conduttore di esperienze slow e accessibili, che promuove itinerari tematici e
valorizza la risorsa idrica come bene culturale, ambientale e turistico.
La Via dell’Acqua di Valli del Pasubio
A Valli del Pasubio l’acqua del torrente Leogra accompagna un suggestivo itinerario
naturalistico e storico, ben segnalato e arricchito da pannelli informativi. Il percorso,
accessibile a tutti, conduce tra contrade caratteristiche e antichi opifici mossi dall’energia
idraulica, come l’Antica Segheria alla Veneziana, testimoniando il profondo legame tra
acqua, lavoro e comunità locale. Lungo il cammino si aprono scorci freschi e rigeneranti di
forre e boschi, ideali per chi cerca un’esperienza immersiva nella natura. Con uno sviluppo
di poche ore, un dislivello contenuto e partenza direttamente dal centro del paese, la Via
dell’Acqua rappresenta un’occasione perfetta per scoprire la storia e i paesaggi del Pasubio
a passo lento.
“Acqua, Ferro e Fuoco” nelle valli Posina e Astico
Nelle vicine Val Posina e Val d’Astico l’acqua è il primo dei tre elementi che strutturano il
progetto “Acqua, Ferro e Fuoco”: una rete di luoghi, sentieri e interventi di valorizzazione che raccontano il paesaggio idrico (fontane, rogge, laghetti), la storia produttiva e la memoria della valle, con proposte per famiglie, escursionisti ed e-biker. L’iniziativa, sostenuta dal Gal Montagna Vicentina, integra fruizione lenta, manutenzione dei percorsi e strumenti di narrazione territoriale.
Il progetto si traduce in tre percorsi tematici distinti, adatti a visitatori di diversa natura:
1. Archeologia rurale e industriale: un percorso immerso tra mulini, mantici e strutture artigianali recuperate in natura, lungo i comuni di Arsiero, Laghi, Lastebasse, Posina, Santorso, Tonezza del Cimone e Velo d’Astico;
2. Percorso fogazzariano: sulle orme dello scrittore Antonio Fogazzaro, attraversa i luoghi evocati nei suoi romanzi in paesaggi adatti anche alle famiglie;
3. Itinerario della Grande Guerra: un’esperienza a cielo aperto tra trincee, gallerie,
ossari e testimonianze della memoria storica, tra cui spicca il percorso delle 52
Gallerie del Pasubio.
La Pria di Arsiero
Tra le tappe più suggestive del turismo d’acqua in Pedemontana spicca la Pria di Arsiero,
una spettacolare gola scavata dal torrente Astico. Qui l’acqua si raccoglie in profonde pozze cristalline, abitate da trote e temoli, offrendo scenari naturali di grande fascino. Luogo amato dagli abitanti e celebrato anche da Antonio Fogazzaro nelle sue pagine, la Pria è oggi meta ideale per chi cerca frescura estiva, escursioni a piedi o semplicemente un contatto autentico con la forza e la bellezza dell’acqua che da secoli modella la valle.
Ma l’Astico non si ferma alla Pria: lungo il suo corso alterna tratti placidi, dove l’acqua scorre lenta e silenziosa, a gole impetuose, capaci di accendere l’adrenalina degli amanti
dell’avventura. Qui la pesca sportiva diventa un rituale antico e appassionante: le trote fario e iridee, insieme ai temoli, popolano le correnti limpide attirando pescatori a mosca e spinning da tutta la regione. Dove il torrente si fa più selvaggio, l’acqua diventa teatro di emozionanti esperienze di canyoning ed escursionismo fluviale: cascate, salti e scivoli naturali regalano percorsi unici, guidati da esperti che accompagnano i visitatori alla scoperta delle forre più nascoste. E per chi preferisce un approccio più contemplativo, associazioni e guide ambientali propongono attività didattiche e naturalistiche, invitando a osservare da vicino la fauna acquatica, a conoscere la fragile biodiversità dei torrenti e a riflettere sull’importanza della loro tutela.
Un invito a scoprire la Pedemontana “blu”
Lungo questi itinerari l’acqua non è solo elemento naturale, ma autentico filo narrativo che unisce comunità, paesaggi e memoria storica. Scegliere la Pedemontana Veneta e Colli significa vivere un turismo rigenerante e sostenibile: cammini ombreggiati lungo torrenti e fontane, borghi accoglienti, storie di lavoro e resilienza che ancora oggi parlano ai visitatori. Un patrimonio “liquido” che invita a rallentare, osservare e lasciarsi guidare dal ritmo gentile della natura.
“L’acqua è la nostra eredità più preziosa – annuncia Nicolas Cazzola presidente
dell’associazione Ogd Pedemontana Veneta e Colli – ha modellato i paesaggi della pedemontana, alimentato mulini e fucine, dato vita a comunità e tradizioni. Vogliamo restituire valore a questa risorsa non solo come memoria storica, ma come esperienza viva di turismo sostenibile. Il nostro impegno è offrire ai visitatori percorsi autentici, capaci di coniugare natura, cultura e benessere, rafforzando al contempo l’identità e l’economia delle nostre vallate”.