Strada dei Reali d’Inghilterra: memoria, paesaggio e cultura nella Pedemontana Veneta

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Sulle orme dei sovrani britannici
C’è un itinerario che attraversa il cuore della Pedemontana Veneta e che, più di ogni altro, racconta come le vicende locali si intreccino con la grande storia europea: è la Strada dei Reali d’Inghilterra, un percorso che ripercorre le tappe delle visite dei sovrani britannici durante la Prima Guerra Mondiale. Un cammino tra colline, altipiani e borghi storici, che oggi diventa un’occasione di turismo culturale e di memoria, con una forte valenza internazionale. Un invito a scoprire il territorio con occhi diversi, sulle tracce di re Giorgio V, del principe di Galles Edoardo VIII e di altri membri della famiglia reale inglese che, tra il 1917 e il 1918, raggiunsero più volte il fronte italiano.

La memoria viva della Grande Guerra
La Grande Guerra ha segnato profondamente la fascia pedemontana, dalle valli dell’Astico e del Brenta fino all’Altopiano di Asiago. Qui si combatterono battaglie decisive e qui caddero migliaia di soldati, italiani, alleati e nemici. I reali britannici visitarono più volte i reparti al fronte, parteciparono a cerimonie e incontrarono le truppe impegnate nei combattimenti. Il loro passaggio fu documentato da fotografie e cronache ufficiali, che oggi rappresentano una preziosa testimonianza storica.

Oggi, la Strada dei Reali raccoglie e valorizza questi luoghi della memoria: sette cimiteri britannici, ville storiche che accolsero i comandi militari, borghi e centri storici che furono teatro degli avvenimenti. Come sottolinea il presidente dell’Ogd Pedemontana Veneta e Colli: “Questo itinerario non è solo un viaggio turistico, ma un’esperienza che unisce memoria, cultura e paesaggio. È il racconto di una terra che, pur ferita dalla guerra, ha saputo rinascere e oggi si propone come meta di turismo lento, sostenibile e profondamente autentico”.

I sette cimiteri britannici
Il percorso tocca i sette cimiteri militari britannici, luoghi di raccoglimento immersi nella natura, curati dalla Commonwealth War Graves Commission. Il Dueville British Cemetery accoglie le salme di soldati caduti durante l’offensiva del 1918. Il Montecchio Precalcino Cemetery, situato in posizione panoramica, custodisce numerosi caduti della battaglia del Piave. Il Magnaboschi di Cesuna è uno dei luoghi simbolo dell’Altopiano di Asiago, dove riposano anche soldati australiani.

Il Boscon British Cemetery (Asiago), piccolo ma toccante, si trova incastonato nei boschi che furono teatro di durissimi scontri. Il Barenthal Cemetery, immerso nel verde, è poco distante da Asiago. Il Granezza British Cemetery, il più esteso, conta oltre 1400 sepolture. Qui, nel 1921, re Edoardo VIII rese omaggio ai caduti. Infine il Castelletto di Caltrano, che è il più meridionale, vicino alle colline di Lugo e Breganze. Ogni cimitero è un luogo di pace che invita alla riflessione, con le celebri parole di Kipling incise sulle lapidi: “Their name liveth for evermore“.

Borghi storici e ville venete
Accanto ai luoghi della memoria, la Strada dei Reali è anche un percorso tra arte,
architettura e cultura. A Lugo di Vicenza si trova Villa Godi Malinverni, la prima villa progettata da Andrea Palladio, oggi patrimonio Unesco: qui soggiornò anche il principe di Galles. A Vicenza, la presenza delle ville palladiane si unisce alle testimonianze del passaggio dei sovrani britannici, che visitarono i reparti stanziati nella zona.

A Thiene, il Castello porta con sé la storia di una città fiorente, snodo fondamentale durante la guerra e ancora oggi custode di un centro storico suggestivo. E poi c’è Breganze, cuore vitivinicolo della Pedemontana: durante la guerra fu sede di comandi militari, oggi è invece capitale del buon vino e dell’ospitalità. Infine, Asiago, città simbolo della memoria, distrutta dai bombardamenti ma rinata con forza nel dopoguerra. Le sue piazze, i musei e i paesaggi dell’Altopiano parlano ancora oggi della resilienza di un popolo e di una comunità.

Musei e cultura della memoria
Il percorso è arricchito da una rete di musei che consentono di approfondire la storia della Grande Guerra. Il Museo della Grande Guerra di Canove di Roana, ricco di reperti e documenti. Il Museo Le Carceri di Asiago, allestito nell’ex carcere mandamentale. Il Museo della Villa Godi Malinverni a Lugo di Vicenza, con collezioni artistiche e storiche. Il Museo di Thiene dedicato all’aeroporto Ferrarin, che ricorda l’importanza strategica delle basi aeree nel conflitto.

La Strada dei Reali non è solo storia, ma anche un invito a vivere la natura e le tradizioni locali. L’itinerario si presta ad essere percorso a piedi, in bicicletta o a cavallo, lungo strade di campagna e sentieri collinari. Il paesaggio della Pedemontana, con i suoi vigneti e i boschi dell’Altopiano, offre occasioni uniche per fermarsi in una trattoria, degustare un bicchiere di Torcolato di Breganze o assaporare i formaggi tipici di Asiago.

Un turismo lento, che intreccia la memoria del passato con la bellezza del presente. La Strada dei Reali d’Inghilterra è oggi una proposta culturale e turistica di grande valore, capace di attrarre visitatori dall’Italia e dall’estero. Come ribadisce il presidente dell’Ogd Pedemontana Veneta e Colli Nicolas Cazzola: “Chi percorre questa strada ritrova i segni della storia, ma anche la vitalità di un territorio che ha saputo rinascere. La Pedemontana è un luogo che sa accogliere e sorprendere: un ponte tra passato e futuro, tra memoria e bellezza”.

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