Gaza, completato lo scambio ostaggi-detenuti. Ovazione per Trump alla Knesset


Dopo oltre due anni di guerra, a Gaza è stato completato il rilascio di tutti i venti ostaggi israeliani così come accordato in seguito alla tregua. Nel pomeriggio di oggi (13 ottobre) saranno restituite le salme dei rimanenti ostaggi. Nel contempo sono stati liberati tutti i quasi duemila detenuti palestinesi previsti nell’accordo. Un epilogo accolto con grande orgoglio dal presidente americano Donald Trump, da tutti indicato come artefice della pace. E poi anche dal resto dei leader internazionali, a cominciare dalla premier Giorgia Meloni che ha parlato di “giorno storico” fino ai presidente di Francia e Gran Bretagna – Macron e Starmer – i quali si augurano che la pace sia duratura.
Trump alla Knesset. Intanto Donald Trump è stato accolto con una standing ovation e forti applausi alla Knesset, il parlamento israeliano. Pronunciando il suo discorso, il presidente americano ha dichiarato che “Israele ha vinto tutto ciò che si poteva ottenere con la forza delle armi. Ora è il momento di trasformare queste vittorie contro i terroristi sul campo di battaglia nel premio finale: pace e prosperità per l’intero Medio Oriente”. Trump, dopo Israele, fa tappa anche in Egitto per il vertice a Sharm El-Sheikh.
Parla Netanyahu. Prima di Trump alla Knesset ha preso parola il presidente israeliano Benjamin Netanyahu. “Rimarrai scritto nella storia di Israele” ha detto rivolgendosi a Trump, ringraziandolo anche per aver “martellato” gli iraniani. E poi “Donald Trump è il più grande amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca. Grazie per essersi schierato con Israele contro le menzogne dell’Onu”.
L’opposizione. Dopo Netanyahu, alla Knesset ha preso parola anche il leader dell’opposizione Yair Lapid, secondo il quale è stato un “Grave errore non dare il Nobel per la pace a Trump, ma non avranno scelta l’anno prossimo”. Lapid ha poi insistito sulla forza di Israele come unica democrazia del Medio Oriente. “Facciamo appello a tutti i Paesi islamici vicini: siamo qui per restare, venite a parlarci”. Quindi si rivolge a Trump: “Quando gli altri parlavano di difficoltà, lei ha creato opportunità. Lei oggi in Egitto potrà forgiare un’alleanza in Medio Oriente che potrà cambiare il mondo con l’aiuto del suo eccezionale team”.