Oltre 13 mila le case abbandonate nel Vicentino. L’appello: “Rigenerare per includere”

C’è la crisi della casa, sempre meno accessibile per le fasce più deboli della popolazione. Ma, allo stesso tempo, cresce anche il fenomeno delle abitazioni abbandonate. È su questo paradosso che la Fondazione di Comunità Vicentina per la Qualità di Vita ha voluto richiamare l’attenzione. Il sodalizio, attivo nel promuovere la cultura della solidarietà e della responsabilità sociale, ha commissionato una ricerca dalla quale emerge che in provincia di Vicenza sono oltre 13 mila le abitazioni in condizioni di abbandono, di cui quasi 1.600 solo nel capoluogo berico.
La ricerca
Punto di partenza è il dato – già noto – delle case inoccupate presenti nel territorio provinciale, pari a 100.852 (aggiornamento al 2021, ultimo dato Istat disponibile). Nel computo rientrano tipologie molto diverse: le seconde case di villeggiatura, gli alloggi destinati agli affitti brevi, le case in città che i proprietari non utilizzano stabilmente. Molte abitazioni, tuttavia, non rientrano in nessuna di queste categorie. Si tratta di abitazioni spesso caratterizzate da superfici che spesso rendono troppo oneroso, per il privato, una riqualificazione.
Applicando i diversi filtri considerati (destinazione turistica, destinazione per gli affitti brevi, oneri di ristrutturazione verosimilmente troppo elevati) si arriva a calcolare la presenza nel Vicentino di 13.295 case abbandonate, di cui 1.596 nel capoluogo. Quante di queste potrebbero essere destinate a progetti di natura sociale, con ricadute positive per la comunità e allo stesso tempo nuove opportunità di riqualificazione urbanistica?
Per rispondere a questo interrogativo, è utile considerare solo gli immobili con una superficie di oltre 120 metri quadri: si ottiene così il dato di 5.238 abitazioni in provincia di Vicenza – e di queste 629 solo nel capoluogo – che risultano attualmente in condizioni di abbandono e che rappresentano per i proprietari un costo senza reale possibilità di trarne un valore.
Il fenomeno delle case in abbandono
È destinato ad aumentare con l’invecchiamento progressivo della popolazione e un ricambio generazionale sempre minore. Nel 1980 il totale delle abitazioni occupate in provincia di Vicenza era 180.229, a fronte di 18.221 case non occupate. Nel 2021 le case occupate sono praticamente raddoppiate (359.932) ma le case inoccupate sono aumentate di oltre 5 volte. Il tutto, paradossalmente, mentre vi è un bisogno sempre maggiore di interventi sociali sulla tematica abitativa, per far fronte a varie problematiche emergenti.
I commenti
“Il nostro obiettivo – spiega Sante Bressan, presidente della Fondazione – è sensibilizzare la popolazione affinché valuti di destinare immobili di questo tipo, che risultano abbandonati o che sono destinati a diventarlo, a progetti a beneficio della collettività. Al di là dell’evidente vantaggio per la comunità, questo può essere un modo – a volte l’unico – per valorizzare adeguatamente un immobile che ha un forte valore affettivo, a cui però non corrisponde un concreto valore di mercato”.
“È evidente – commenta Nicol Gastaldello, coordinatrice della Fondazione – che di fronte a questi numeri, se anche solo l’1% dei titolari di immobili in stato di abbandono decidesse di destinarli al sociale, anche limitandosi alle metrature più significative la comunità vicentina potrebbe contare su circa 52 nuove sedi per altrettanti progetti a beneficio delle fasce più deboli della persona: strutture per contrastare l’emergenza abitativa, ma anche spazi di ascolto, luoghi di incontro e confronto e molto altro”.
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