Il “Galilei” scelto come scuola-simbolo della ripresa. Dopo il lockdown e il maltempo

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La prima giornata in classe all'istituto Galilei

Doppia giornata speciale per l’Istituto Tecnico “Galileo Galilei” di Arzignano, che ha abbinato la festa per il ritorno in classe di studenti e insegnanti alla visita di una delegazione della Provincia di Vicenza, con a “capo” il presidente Francesco Rucco. Proprio il plesso delle superiori che ospita adolescenti studenti da tutto l’Ovest Vicentino è stato scelto come simbolo di ripartenza, dopo il periodo di lezioni in modalità di didattica a distanza a causa dell’epidemia condiviso con tutti gli altri studenti vicentini, ma soprattutto in virtù dei recenti danni del maltempo accusati dagli edifici che lo ospitano.

Danneggiamenti di ampia portata che hanno interessato soprattutto la copertura, sulla quale è stata subito attivata la procedura di emergenza per provvedere prima alla messa in sicurezza e, poi, al ripristino completo al termine dei lavori. Un cantiere da circa 180 mila euro per i lavori iniziati a tempo di record al fine di consentire il regolare rientro in aula delle varie classi dell’istituto, che l’ondata di tempesta di pioggia e vento aveva messo quantomeno in dubbio con sole due settimane disponibili per poter intervenire.

“Una scuola ritenuta simbolo del ritorno in aula dopo lo stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria – come spiega la nota dell’ufficio stampa della Provincia di Vicenza -. Una ripartenza fortemente voluta e possibile oggi in tutti gli istituti del Vicentino grazie ai tanti interventi che la Provincia ha realizzato per garantire l’apertura in sicurezza e il rispetto della normativa anti Covid”. Un primo sopralluogo, effettuato a poche ore di distanza dal temporale, aveva evidenziato un’estesa devastazione nella copertura dello stabile adibito ai laboratori, parti integranti della didattica, con diversi elementi divelti dal forte vento e lamiere accartocciate. Nell’immediato sono intervenuti i tecnici della Provincia e il servizio manutentivo che con i Vigili del Fuoco ha messo in sicurezza l’area ed eseguito i primi interventi d’emergenza. E’ stata attivata anche la procedura d’urgenza per l’esecuzione dell’opera di ripristino, con ispezioni puntuali e verifica dei lavori necessari per il ripristino dei luoghi”. Le abbondanti piogge inoltre stavano causando infiltrazioni d’acqua crescenti che avevano già profondamente danneggiato i controsoffitti. Aprendo un capitolo sull’agibilità e la sicurezza del complesso scolastico, da affrontare con massima priorità.

A distanza di poco più di due settimane oggi al “Galilei” le lezioni si sono svolte con regolarità. Con la soddisfazione di tutti, si può quindi aggiungere. Il piano terra e il primo piano dell’edificio danneggiato sono stati resi da subito agibili e stamattina tutte le aule ospitavano studenti e insegnanti. Rimane interdetto per ragioni di cautela il secondo e ultimo piano, dove sono in corso lavori di rifacimento della copertura con materiali di ultima generazione, in grado di resistere ad eventi meteorologici sempre più violenti e improvvisi, al forte vento e alle piogge abbondanti.

“Torneremo per verificare che i tempi vengano rispettati – ha dichiarato Francesco Rucco nel corso del giro in prima persona, accompagnato dall’assessore all’Istruzione locale e dalla Dirigente Scolastico prof. Lucia Grieco – e per consegnare alla scuola anche l’ultimo piano.” Una scuola che lo stesso presidente della Provincia vicentina, salutando i ragazzi di prima, ha definito come “un’eccellenza del territorio”, a cui le aziende guardano con interesse alla ricerca di futuri collaboratori. “Un bel lavoro di squadra – lo ha definito la vicepresidente Maria Cristina Franco – che testimonia la voglia che tutti avevamo di riaprire le scuole, come luogo di crescita, di educazione  e di aggregazione. Come Provincia abbiamo fatto il massimo, aprendo subito il confronto con i dirigenti scolastici e il provveditore. Grazie allo spirito di servizio e alla professionalità dei nostri tecnici abbiamo dato risposta a tutte le esigenze, perché tutti gli istituti potessero iniziare le lezioni in presenza, consapevoli del grande valore che l’essere a scuola riveste per i più giovani e per l’intera comunità”.