In sella per EnerGita, energia sui pedali alla scoperta delle centrali lungo la ciclabile

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Una delle fasi di break nel corso di EnerGita sulla nuova ciclabile Agno-Guà

In bici da Recoaro a Montebello alla scoperta delle centrali idroelettriche. Nell’ambito di un vasto programma di iniziative focalizzate sulla mobilità sostenibile e la produzione di energia pulita, l’Università di Verona ha scelto la pista ciclabile Agno-Guà come destinazione della 9° edizione di EnerGita. Un’escursione sui pedali che domenica scorsa ha permesso di conoscere i luoghi di produzione delle energie rinnovabili e gli impianti idroelettrici situati lungo il percorso. Accompagnati dal progettista – l’architetto Giancarlo Zarantonello-  20 Ingegneri professionisti e 15 soci di Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) sono saliti in sella pedalando per circa 40 chilometri dal nord della provincia (Recoaro), congiungendosi con strada riservata ai cicli e scendendo lungo l’Ovest vicentino fino a Montebello.

Durante la discesa il gruppo si è concesso una breve sosta al centro di promozione Fonti Rinnovabili Alto Vicentino, situato nella Centrale Idroelettrica Marchesini, dove i partecipanti hanno assistito alla presentazione del sistema dei canali e degli impianti storici installati dal Lanificio Marzotto a cavallo tra Ottocento e Novecento. Un rete realizzata per fornire energia agli stabilimenti locali. Un interessante momento per conoscere la storia del nostro territorio e le sue infrastrutture spesso affiancate da sentieri che oggi possono essere percorsi in bicicletta.

Illustrato il principio dello sfruttamento delle risorse del territorio per produrre energia, il cui ricavato viene impiegato a beneficio del territorio stesso. Intervenuti i progettisti della pista ciclabile a fornire gli ultimi aggiornamenti relativi al progetto della via Agno-Guà, e anche Michela Ceola, responsabile della comunicazione dell’anello ecoturistico Piccole Dolomiti. A lei il compito di presentare le diverse possibilità di sviluppo della pista ciclabile in termini di mobilità sostenibile e servizi per il cicloturista che, in bici, può apprezzare e vivere il territorio a 360 gradi, non solo sotto il profilo paesaggistico ma anche storico, culturale, gastronomico.

“È stata una delle più belle edizioni di EnerGita – ha dichiarato Corrado Marastoni, Presidente di Fiab Verona – visitare in sella alla propria bici i numerosi siti di produzione di energia pulita presenti nella vallata vicentina e poter godere al tempo stesso del magnifico paesaggio circostante immersi nella natura ha resto tutto più coinvolgente”.

La mobilità sostenibile, non a caso, è recentemente diventata anche materia di studio. L’ateneo di Verona, infatti, propone un corso di laurea per diventare esperto promotore della mobilità ciclistica, una figura professionale emergente alla quale è affidato il compito di coordinare e gestire i vari attori pubblici e privati coinvolti e tutte le attività legate al suo sviluppo: dai servizi per la bici in città al cicloturismo, passando per la pianificazione di sistemi e percorsi ciclabili, la sicurezza stradale ma anche la promozione di stili di vita più attivi.

Chiara Guiotto