Nascondevano 78 kg di marijuana in due garage. Arrestati due “insospettabili”

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Alcuni degli scatoloni ritrovati in garage

Quel piccolo e modesto garage costituiva una “miniera d’oro” per due cittadini della Serbia residenti nel Vicentino, rispettivamente a Schiavon e Altavilla. Un tesoro in marijuana da rivendere sul mercato dello spaccio. Sono in tutto 78 i chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati sabato scorso dalle Fiamme Gialle di Vicenza, che hanno “scoperchiato” 25 scatoloni zeppi di droga leggera tra Montecchio Maggiore e Creazzo, in due box auto interrati di proprietà di S.S., 54enne e P.M., 53enne, due amici incensurati nati nell’ex Jugoslavia.

L’operazione è andata in porto lo scorso week end dopo che i finanziari berici avevano avuto notizia di un “giro” sospetto a Montecchio Maggiore, intorno ad un piccolo garage adibito di fatto a magazzino. Operazioni di carico e scarico di scatole, tra l’altro in periodo di lockdown, fattore che ha contribuito ad innalzare i dubbi. Lì andavano a rifornirsi i piccoli spacciatori che acquistavano, con ogni probabilità, la “maria” da cedere poi a loro volta al dettaglio ai giovanissimi e meno giovani della zona.

I contatti noti tra i due serbi già sotto osservazione avrebbero portato poi a un secondo blitz, in un’altra rimessa a Creazzo, dove ai 53 chilogrammi già sequestrati se ne sono aggiunti altri 25. Entrambi i locali erano della disponibilità della coppia di “collaboratori” secondo le indagini dei finanzieri. La marijuana era contenuta in 143 involucri chiusi ermeticamente, del peso di circa mezzo chilo ciascuno.

Difficile definire il controvalore sul mercato illecito delle sostanze nascoste dai due rifornitori, ma si parla di alcune decine di migliaia di euro. Per i due incensurati, tra i quali uno dei due risulta irregolare in Italia mentre l’altro insospettabile è titolare di un’azienda edile, sono scattate le manette per l’arresto in flagranza. Per ora, quindi, si trovano nelle rispettive celle, anche se potrebbe essere scarcerati dopo la convalida.

Il reato loro contestato consiste nella detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sorprende la posizione del 54enne, che vive a Schiavon, titolare di un’attività in proprio. Il più giovane dei due, invece, risultava senza occupazione e nullafacente. In realtà, secondo l’ipotesi della Guardia di Finanza suffragate ora dai sequestri di quasi 80 kg di droga, impegnava il tanto tempo libero in attività illecite, garantendosi così un tenore di vita assai alto e incompatibile con la sua condizione di disoccupato e senza reddito alcuno.