Protezione Civile, nell’Ovest vicentino il primo Piano intercomunale del Veneto

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Un Piano intercomunale di Protezione civile per essere più efficaci e ottimizzare i costi. E’ quello che coinvolge dodici Comuni dell’Ovest Vicentino ed è il primo in Veneto. Nelle prossime settimane verrà presentato ai cittadini nel corso di quattro incontri pubblici.

Si tratta del Piano Intercomunale di Protezione Civile dei dodici Comuni che compongono il Distretto di Protezione Civile “Vicenza 9”. Le serate sono state organizzate in seguito alla recente approvazione del documento da parte della Conferenza dei Sindaci e inizieranno lunedì 19 febbraio, alle ore 20.30, nell’aula magna della scuola di primaria “A. Zuccante” di Val Liona per i residenti di Orgiano, Val Liona e Zovencedo.

Si tratta del primo Piano Intercomunale approvato in Veneto“, dichiara l’assessore alla protezione civile di Montecchio Maggiore e presidente del distretto “Vicenza 9”, Loris Crocco. “Questo strumento, che include più realtà territoriali vicine, ci consente di agire con maggiore efficacia e ottimizzare i costi, utilizzando un ‘linguaggio’ comune, osservando i fenomeni da una prospettiva più ampia e promuovendo azioni di solidarietà tra i vari gruppi della zona. Considerata la rilevanza del documento, risulta ora importante condividere i risultati raggiunti con la popolazione, per divulgare e informare i cittadini sulle modalità di intervento in caso di calamità”.
Il nuovo piano interessa una vasta area di quasi 250 chilometri quadrati, con 75mila abitanti, formata dai territori di Montecchio Maggiore, Alonte, Brendola, Gambellara, Lonigo, Montebello, Montorso, Orgiano, Sarego, Val Liona, Zermeghedo e Zovencedo. In questi Comuni operano nove associazioni di Protezione Civile con circa 250 volontari totali.
Il documento valuta e analizza i rischi del territorio, stabilendo le procedure di intervento in caso di eventi meteo estremi (come temporali di forte intensità, tempeste di vento, bufere di neve, siccità e alluvioni improvvise), terremoto, nevicate o gelicidio e per fenomeni di dissesto idrogeologico (frane, smottamenti ed esondazioni di corsi d’acqua).
Tra le situazioni d’emergenza ipotizzate figurano anche gli incidenti gravi (dal tamponamento autostradale allo scontro ferroviario), il blackout con guasti alla rete elettrica, gli incidenti industriali rilevanti in aziende che utilizzano sostanze pericolose e la ricerca di persone scomparse.
Procedure operative sono previste anche per l’inquinamento dell’acqua potabile, incendi boschivi, il rischio epidemiologico e le ondate di calore estive. Tutte le casistiche sono state applicate in varie simulazioni su ogni Comune del distretto, delineando poi i conseguenti scenari e modelli di intervento. La redazione del piano ha contestualmente portato alla creazione di un sistema informatizzato open source, personalizzabile e in continuo aggiornamento, per la gestione della sala operativa.
Dopo Val Liona, gli altri tre incontri si terranno a Montecchio Maggiore, Montebello e Lonigo. I cittadini di Brendola e Montecchio Maggiore, invece, sono invitati alle 20.45 di mercoledì 21 febbraio nella Sala Civica di Corte delle Filande nella città castellana. Si proseguirà giovedì 29 febbraio 2024, alle 20.45, nell’aula magna della scuola media “A. Pedrollo” a Montebello per i Comuni di Gambellara, Montebello Vicentino, Montorso Vicentino e Zermeghedo. L’appuntamento conclusivo, per i residenti di Alonte, Lonigo e Sarego, è in programma alle 20.45 di martedì 5 marzo 2024 nel centro diurno di via Fiume a Lonigo.