Caduta in carrozzina sulla rampa della pasticceria: disposta l’autopsia, tre gli indagati

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Sono stati disposti sabato dalla Procura di Vicenza gli accertamenti – fortemente richiesti dalla famiglia della vittima – in merito alla recente morte di Daniele Moretto, persona con disabilità di 56 anni caduta da una rampa di accesso alla pasticceria Olivieri di Arzignano, mercoledì della scorsa settimana. L’uomo stava discendendo verso il piazzale a bordo della carrozzina elettrica, quando per cause da determinare è caduto battendo con violenza il capo al suolo.

Nonostante subito si sono chiamati i soccorsi del 118 giunti dal vicino ospedale Cazzavillan, Daniele Moretto è deceduto poco dopo. Si trovava in uscita giornaliera con altri disabili ospiti della struttura residenziale e alcuni operatori del centro, nel corso di una pausa con la comitiva diretta al Santuario di Chiampo. Era originario di Dueville, della popolosa frazione di Povolaro dove la tragica notizia è giunta nel corso della serata.

In sede di indagine in Proccura è stato aperto un fascicolo di inchiesta dovuto per omicidio colposo, con iscrizione nel registro di tre soggetti ritenuti potenzialmente responsabili in diversa misura del dramma, mentre martedì si terrà l’autopsia sul corpo di Moretto, ospite della Rsa Il Giardino dei Tigli di Altavilla Vicentina dove è assistita anche l’anziana madre, una novantenne. Le sorelle della vittima si sono affidate allo Studio 3A-Valore Spa. Dei tre indagati, si ricavano i nomi di un uomo e di due donne, legati alla Rsa, dai 28 ai 69 anni. Tra questi ci sarebbe un’educatrice che accompagnava il gruppo. Risiedono tutti ad Altavilla.

La corsa in ambulanza all’ospedale di Arzignano e subito verso il reparto specializzato di neurochirurgia del San Bortolo di Vicenza non ha prodotto i risultati sperati: troppo vasta l’emorragia cerebrale conseguenza del trauma cranico riportato dalla vittima, spirata in sala operatoria. Ad eseguire l’esame autoptico sarà il dottor Dario Reniero, medico legale dell’Università di Verona. La vittima della caduta era sopravvissuto ad un ictus circa 8 anni fa, un malore da cui si stava in parte riprendendo grazie alle capacità residue, che lo aveva però privato dell’uso della parola oltre che delle gambe, dopo una vita normale (prima lavorava come receptionist). Nel corso dell’impegnativa fase di riabilitazione, il 56enne aveva imparato a comunicare attraverso l’utilizzo di un tastierino elettronico attraversi il quale poteva manovrare in autonomia la sedia mobile.

Disabile cade da una rampa, batte la testa e muore durante un’uscita della Rsa

Approfondimenti risultano in corso sulla rampa in cemento costruita per favorire l’accesso di persone con disabilità, con i Carabinieri a mettere i sigilli del sequestro. Se fosse o meno a norma saranno dei periti tecnici a determinarlo. Sulla vicenda si è ieri espressa la famiglia arzignanese proprietaria della pasticceria, scenario del triste evento, attraverso un testo inviato alla stampa locale. “La famiglia Olivieri, per il tramite del proprio avvocato, Cristina Zanini, si dichiara addolorata per il tragico incidente capitato a Daniele Moretto ed esprime le proprie condoglianze ai familiari. Al contempo si dichiara a completa disposizione dell’autorità giudiziaria per fare luce sull’accaduto. La società evidenzia di aver seguito in maniera scrupolosa le normative per l’abbattimento delle barriere architettoniche, in base alle quali dispone di regolare autorizzazione all’esercizio dell’attività”.