Agosto, malghe e caseifici ancora “aperti per ferie”

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Ad agosto, malghe e caseifici invitano a conoscere da vicino la produzione di Asiago Dop Prodotto della Montagna, patrimonio unico di biodiversità. Porte aperta per tutto il mese quindi a turisti ed escursionisti per far vivere l’esperienza del lavoro del casaro e contribuire a preservare questo patrimonio, prototipo virtuoso del rispetto dell’ecosistema e della salvaguardia dell’ambiente.

Sono 17 le malghe e i caseifici di montagna che producono Asiago Dop Prodotto della Montagna, specialità che, per le sue specifiche caratteristiche, rappresenta l’essenza più tipica del territorio montano. Patrimonio riconosciuto dalla Ue fin dal 2006 e garantito da un apposito e restrittivo disciplinare dalla mungitura alla trasformazione in formaggio fino alla stagionatura, Asiago Dop Prodotto della Montagna prevede l’impiego di solo latte di montagna prodotto oltre i 600 metri nelle zone incluse nella Dop veneto-trentina.

Durante tutto questo mese di agosto, i produttori tengono aperte le porte a chi vuole avvicinarsi a questo incredibile scrigno di biodiversità. Su prenotazione, è possibile conoscere da vicino questa antica tradizione, partecipare agli eventi, imparare come si fa il formaggio, ma anche degustarlo in tanti piatti sani e nutrienti.

Ad Asiago sono aperte Azienda Agricola Nicolin – Malga Camporossignolo; Azienda Agricola Al.ba Asiago; Azienda Agricola Basso – Malga Zebio; Società Agricola Marini – Malga Dosso di Sotto; Azienda Agricola Rodeghiero Antonio – Malga Porta Manazzo; Caseificio Pennar. Ad Enego: 7 Caliere di Dalla Palma Matteo – Malga I lotto Valmaron; Società Agricola Il Crociere – Malga II lotto Marcesina; El Tabaro di Dalla Palma Paolo; Caseificio Finco. A Lusiana: Azienda Agricola Basso Mario – Malga Pian di Granezza. A Conco: Fattoria Cortese – Malga Verde. A Caltrano: Nicoli & Pozzato Società Agricola – Malga Serona. A Roana: Azienda Agricola Frigo – Malga Larici; Azienda Agricola Waister di Rela Riccardo. In provincia di Trento: Caseificio Sociale di Primiero – Mezzano; Caseificio Sociale degli Altipiani e del Vezzena – Lavarone.

“Vogliamo cogliere l’opportunità per valorizzare un turismo consapevole sulle nostre montagne, attento alla natura, all’ambiente e alle tradizioni locali. – afferma Fiorenzo Rigoni, Presidente del Consorzio di Tutela – Per questo siamo impegnanti nell’informare e promuovere il prodotto che esprime un legame unico col nostro territorio, frutto di una millenaria attenzione all’ecosistema, al benessere degli animali e alla valorizzazione dell’agricoltura e produzione casearia di montagna”.

Sono “solo” 61 mila all’anno le forme di Asiago prodotte, caratterizzate da un’altissima qualità e da un profumo intenso dovuto alle erbe dei pascoli alpini e al fieno dei prati montani. Un patrimonio unico di biodiversità che vede le malghe e i caseifici del più vasto sistema di monticazione dell’arco alpino impegnati a garantire la corretta manutenzione dei pascoli, dei boschi e dei prati e preservare per le future generazioni una produzione d’eccellenza.