Il giro con gli sci di fondo si prolunga oltre “fuori orario”: in due recuperati dal Soccorso Alpino

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Una motoslitta in un intervento recente del Soccorso Alpino

Avevano calcolato male i tempi di percorrenza, oppure si credevano più allenati di quanto invece la “prova sul campo” – da sci – ha rivelato, oppure ancora non erano a conoscenza che una pista per il fondo ha un orario di chiusura che precede l’abbassamento serale delle temperature. Fatto sta che ieri in territorio di Gallio, sull’Altopiano dei 7 Comuni e più di preciso sulle piste di Campomulo, una coppia è rimasta isolata e infreddolita dopo essere partita dal Centro Fondo ed è stata costretta a chiedere aiuto per poter salvarsi da una rischiosa notte al gelo.

Venendo soccorsa ormai con il buio inoltrato calato dal tardo pomeriggio da una squadra del Soccorso di Alpino di Asiago, giunta a recuperare i due fondisti che è lecito definire come “inesperti”, utilizzando le motoslitte in dotazione.

La chiusura delle piste è programmata di norma alle 16, mentre i due giovani – una 32enne vicentina di Marostica e un 29enne padovano di Camposampiero – alle 17.30 di domenica si erano ritrovati in forte difficoltà nella zona di Malga Moline. Non si trattava, come è lecito aspettarsi viste le modalità della vicenda, di esperti di sci nordico, ma alla fine erano riusciti a raggiungere una baita del locale Rifugio di montagna dove si sono tolti gli sci, prima presi a noleggio nell’impianto invernale. Intorno a loro il “deserto bianco” degli spazi innevati e il freddo pungente con l’oscurità nel frattempo calata anche sull’Altopiano di Asiago.

Rifugio Malga Moline

A quel punto i due hanno chiesto aiuto attraverso il numero di emergenza, rassegnandosi ad attendere i soccorritori giunti in motoslitta, per un nuovo “tour” stavolta guidato e senza la fatica degli sci “da spingere” ai piedi. Caricati entrambi a bordo, 29enne e la 32enne quindi sono stati riaccompagnati al parcheggio pubblico dove avevano parcheggiato l’auto con cui avevano raggiunto l’area di Campomulo, per poi allontanarsi in autonomia dopo i dovuti ringraziamenti al personale del Cnas Soccorso Alpino.