Monte Longara, “salta” una caviglia nella buca coperta di neve. Soccorso un anziano

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Un team di soccorso alpino in un intervento recente (foto d'archivio)

Spedizione in soccorso di un anziano escursionista nel primo pomeriggio sull’Altopiano dei Sette Comuni. Alle 13.45, infatti, un team del Cnsas di Asiago è partito su richiesta della centrale operativa del 118 alla volta del Monte Longara, dove un 76enne di Romano d’Ezzelino si era seriamente infortunato ad un piede, dopo il brusco inciampo in una buca di un sentiero panoramico.

Insieme ad un amico, il pensionato era salito da Gallio fino al monumento dedicato a Papa Giovanni Paolo II che si trova sulla sommità della vetta altopianese, da un paio di giorni coperta di neve.

Sembra che proprio la coltre bianca caduta nelle scorse ore abbia tratto in inganno il malcapitato camminatore vicentino, incappando in una buca seminascosta che gli ha provocato una probabile slogatura della caviglia, se non addirittura una frattura da valutare dagli specialisti medici ortopedici. Fatto sta che per lui il rientro in autonomia si è rivelato impossibile, per il forte dolore, costringendo così la squadra del soccorso alpino a salire fin dove possibile in jeep lungo il tragitto, per poi incamminarsi nel bosco fino a raggiungere il luogo esatto dove si trovava la coppia di escursionisti in difficoltà.

Il personale esperto di montagna ha provveduto a immobilizzare l’arto ferito, per poi caricare in una barella il 76enne, trasportandolo a braccia fino al mezzo fuoristrada per alcuna centinaia di metri verso valle. Ad attendere il rientro della spedizione un’ambulanza inviata dall’ospedale di Asiago, che in zona Melette ha raccolto il “testimone” per far rientro con la vittima dell’evento accidentale consegnandolo infine al reparto di ortopedia, per un “classico” incidente tra i monti che medici e infermieri del posto si ritrovano quasi all’ordine del giorno.

Le operazioni di trasporto dell’infortunato