Torpedine di guerra rimossa dal cantiere. Bomba day concluso per 350 a Stoccareddo

Si è conclusa anche con un paio d’ore di anticipo sulle previsioni della vigilia l’operazione di bonifica da ordigno bellico portata a termine oggi a Stoccareddo, e che aveva comportato stamattina l’evacuazione di tutti i residenti – in 349 hanno lasciato le loro case – del centro abitato e della vicina contrada Zaibena, per un raggio di 400 metri circa. Gli artificieri giunti da Legnago, in forza all’8° Reggimento del Genio Guastatori della Folgore, hanno rimosso il secondo “tubo” corrispondente a una torpedine bettica presumibilmente identico a quello esploso lo scorso 1 giugno, provocando la morte del 30enne Riccardo Baù.

A confermarlo la nota della Prefettura di Vicenza, unitamente al ringraziamento a corpi di pubblica sicurezza, enti locali, associazioni e volontari che hanno messo in campo in tutto 138 persone per consentire lo svolgimento del bomba-day” secondo i programmi.

Le operazioni complesse di rimozione, trasporto e distruzione di un ordigno residuato bellico, segnatamente “torpedine bettica” HE di produzione italiana, della Prima Guerra Mondiale, dal peso complessivo di circa 3 chili con circa 500 grammi di esplosivo detonante e con una parte esposta di 30 centimetri e una parte inglobata nella parete di 50.
Coordinate dalla Prefettura, le operazioni sono state eseguite dagli artificieri, con la collaborazione di oltre 20 enti tra forze dell’ordine, amministrazioni pubbliche e società erogatrici di servizi essenziali.

Sopra Stoccareddo sull’Altopiano erano stati sospesi anche i voli. Le operazioni di rimozione dell’ordigno sono scattate alle 8.30 di stamane dopo che l’evacuazione era stata attivata alle 6.50, predisponendo un servizio di sorveglianza. Alle 11.45 circa il residuato bellico è stato asportato definitivamente, per poi trasferirlo dall’Esercito sul Kaberlaba dove è stato fatto detonare in una cava.