Al via Hoga Zait, la cultura cimbra dell’Altopiano in un festival

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I fuochi inaugurali

Inizia stasera sull’Altopiano dei Sette Comuni la nuova edizione di Hoga Zait, il Festival Cimbro: un viaggio di undici giorni che, dai Comuni di Roana e di Rotzo, guida alla riscoperta della cultura, i miti, le leggende, il cibo dell’antico popolo germanico. Hoga Zait, in cimbro, significa “il tempo della festa” ed è diventato uno dei principali appuntamenti culturali dell’estate nell’Altopiano dei Sette Comuni.

I Cimbri. La lingua cimbra è una lingua tedesca parlata ancora ai nostri giorni a Roana sull’Altopiano dei Sette Comuni, a Giazza, nella Lessinia veronese e a Luserna, in provincia di Trento. Nei secoli scorsi questa lingua tedesca è stata parlata in tutta la montagna compresa tra il fiume Adige ed il fiume Brenta, com’è confermato in molti documenti e come ai giorni nostri viene indicato da molti nomi di luoghi ancora usati anche se non più compresi nel loro significato.

Il festival. 7 i luoghi in cui si svolgerà il festival (Canove, Cesuna, Mezzaselva, Roana, Tresché Conca, Camporovere e Rotzo), 62 gli eventi in programma, 8 i ristoratori che proporranno i tipici piatti della gastronomia cimbra: questo è Hoga Zait. Il via stasera – meteo permettendo – con la suggestiva cerimonia dell’accensione dei fuochi inaugurali (Hobanten Aan Bördar) e propiziatori situati nelle sei frazioni del Comune di Roana (Roana, Canove, Camporovere, Mezzaselva, Cesuna, Treschè Conca) e da Rotzo. Al suono delle campane, si spegneranno tutte le luci dei paesi, e si accenderanno i falò.

Per tutta la durata del festival sono previste escursioni e visite guidate in alcune delle località più affascinanti dell’Altopiano, come quelle ai graffiti rupestri della Val D’Assa, attraverso un affascinate percorso alla scoperta degli antichi reperti risalenti all’età del Rame. Da non perdere, la visita al celebre Altar Knotto, una suggestiva formazione rocciosa a forma, appunto, di altare, a strapiombo sulla valle sottostante o la visita al Tanzerloch in compagnia dell’alpinista e scrittrice Paola Favero, che narrerà le leggende nate attorno a questa “voragine delle streghe”.

Tra gli appuntamenti più interessanti del programma, la presentazione ufficiale del nuovissimodizionario online Italiano – Cimbro, edito dall’Istituto di Cultura Cimbra di Roana e curato dal professor Luca Panieri dell’Università IULM di Milano. Il Festival si chiuderà poi con la fiaccolata e lo spettacolo delle Zelighen Baiblen al Parco delle Leggende, uno degli appuntamenti più suggestivi di tutto il cartellone, che da anni vede la partecipazione di migliaia di persone: una notte di fiaba per rivivere i miti ancestrali di gnomi e anguane. Hoga Zait è organizzato dal Comune di Roana e dalle Pro loco delle sei frazioni.