Urge un ponte nuovo, il vecchio è ‘malato’: ‘Lo dobbiamo a cittadini e turisti’

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Ripensare ad una viabilità più funzionale ed in linea con le mutate esigenze di cittadini residenti e turisti. E’ questa la linea dell’amministrazione comunale di Roana espressa dal Sindaco Elisabetta Magnabosco anche nel corso di un recente vertice con la Provincia, dove il neo Presidente Andrea Nardin ha subito dimostrato apertura e disponibilità.

Sul tavolo, tra i primi punti esaminati, la necessità di ultimare la strada del Bintekele: “E’ fondamentale portare a compimento questa arteria stradale – dichiara la compagine amministrativa – per evitare che Roana frazione, il comune di Rotzo, compresi i due comprensori del Verena e di Campolongo rimangano isolati nel caso di lavori nonché interventi manutentivi oltre che per chiusura del ponte per varie necessità. Essendo l’unica via praticabile in alternativa, si è chiesto alla provincia di finanziare l’ultimo tratto fino al Laghetto di Roana, per arrivare al completamento dell’opera”.

Inevitabile anche l’annosa questione del Ponte su cui insiste la SP78 che salta la Val d’Assa e porta all’abitato del capoluogo roanese, una struttura che ha vissuta l’ultima importante ristrutturazione trent’anni fa e che presenta non pochi segni di vetustà: “Come noto – spiega ancora la maggioranza roanese – all’interno del progetto di ‘nuova viabilità’ redatto da questa amministrazione e finanziato per 24 mila euro unitamente al Comune di Asiago, è stato anche predisposto uno studio di fattibilità a firma dell’ing. Altieri, avente ad oggetto la costruzione di un nuovo ponte a valle dell’attuale del valore di oltre 10 milioni di euro. Tale struttura è essenziale per il territorio dato che il ponte attuale, storico, non risulterebbe comunque più in grado di gestire il flusso di viabilità necessario per garantire una fluidità di veicoli e mezzi nelle zone interessate, soprattutto durante il periodo estivo ed invernale”.

Ponte vecchio che sarà presto oggetto di puntuali verifiche tecniche con carotaggi da parte della Provincia ma che ormai non può essere più l’unica via: “”Penso che il nostro territorio non possa più aspettare tempi o lungaggini – ha ribadito il Sindaco Magnabosco – questi interventi non possono più essere rinviati o tenuti nei cassetti di Provincia e Comune. Sono lavori ‘dovuti’ al territorio, ai miei cittadini, ai turisti e alle famiglie colpite da tristi episodi avvenuti proprio in questa diroccata infrastruttura”.