La Strada delle 52 Gallerie compie 100 anni

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L'entrata monumentale della Strada delle 52 Gallerie

Quest’anno, nel pieno del periodo delle commemorazioni del Centenario della Grande Guerra, uno delle opere più importanti portate a termine in quel tempo compie cento anni. E’ la Strada delle 52 Gallerie sul Monte Pasubio, gioiello che appartiene al comune di Valli del Pasubio. Tante le iniziative intraprese per celebrare questo secolare anniversario.

Questo capolavoro di ingegneria militare fu costruito a partire dal 6 febbraio 1917, per concludersi nel novembre dello stesso anno. Un tempo ridottissimo se si pensa alla lunghezza del percorso, 6555 metri, e alle infinite difficoltà che i minatori del Genio dovettero superare per scavare la roccia in corrispondenza dei 52 tunnel. Sono infatti 2335 i metri della strada che si sviluppano in galleria, circa il 35% del totale. La partenza è fissata a Bocchetta Campiglia (1216 metri) nel comune di Valli per arrivare a Porte del Pasubio (1928 metri), con un dislivello complessivo di circa 750 metri. Un autentico miracolo di ardimento dei minatori italiani, che portarono a termine il lavoro nonostante tutti i disagi comportati dal lavoro in quota e dalla guerra in corso.
La Strada venne realizzata per risolvere un grosso problema che l’Esercito italiano incontrò durante la Guerra contro l’Impero Austro-Ungarico, ossia quello di approvvigionare le prime linee sulle vette del Pasubio senza venir bersagliati dagli avversari. Esisteva sì, infatti, anche la via degli Scarubbi, che però era esposta al tiro delle artiglierie nemiche. La Strada delle Gallerie permise di risolvere questo problema, collegando le retrovie con il fronte, anche se a guerra inoltrata.
Per costruirla vennero dunque impiegati i militari del Genio. A comandare i lavori fu la 33° compagnia Minatori, appartenente al 5° Reggimento, con l’aiuto di sei centurie di lavoratori. A dirigere le operazioni fu il tenente Giuseppe Zappa, cui seguì in un secondo momento il comandante Corrado Picone.
Ciascuna delle gallerie ha un numero ed è dedicata ad un soldato o ad un reparto dell’Esercito. La più lunga è la 19esima, la Vittorio Emanuele III, che arriva addirittura a 320 metri, sviluppata in verticale attraverso una spettacolare spirale di quattro tornanti.
Nel complesso si tratta di un autentico capolavoro di ingegneria, che dopo cento anni attira ancora a sé decine di migliaia di turisti, che accorrono da tutta Italia e anche dall’Estero per percorrere la mitica Strada. Recentemente, in concomitanza con il Centenario, le Gallerie sono state promosse anche a livello nazionale, divenendo teatro di diverse riprese del docufilm “La linea del Pasubio” trasmesso anche su Rai Storia. Sono state inoltre oggetto di manutenzione straordinaria e anche delle installazioni luminose dell’artista Marco Nereo Rotelli, che la scorsa estate all’interno del progetto di valorizzazione turistica Va.Po.Re ha proiettato all’interno di alcune gallerie dei versi scritti da celebri poeti del ‘900, assieme ad alcune annotazioni tratte dal diario del Comandante Picone. Evento a sua volta documentato dalle telecamere della Rai e trasmesso in un servizio a livello nazionale. “Abbiamo lavorato molto in questi anni per rendere il percorso transitabile in totale sicurezza e perché le 52 Gallerie avessero la giusta visibilità – ha commentato il Sindaco di Valli Armando Cunegato – da quest’anno offriremo un nuovo servizio ai visitatori, con un info-point e zona ristoro all’entrata della strada, dove si potranno anche trovare informazioni relative alla storia di questo mitico sentiero”.
Altro importante evento legato alla strada sarà la mostra dal titolo “La Strada delle Gallerie compie 100 anni”, aperta da marzo a settembre a Palazzo Fogazzaro di Schio, organizzata in collaborazione tra il comune di Schio e il locale CAI.